Perché Viagogo è stata multata per 23,5 milioni di euro da AgCom

Ci sono delle norme precise sulla pratica del secondary ticketing e il noto portale che rivende biglietti (non nel ruolo di venditore ufficiale) le ha violate in almeno 131 occasioni

24/06/2022 di Enzo Boldi

L’avvertimento era stato lanciato già due anni fa, quando l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva emesso la prima sanzione pecuniaria nei confronti di alcuni siti che si occupano di secondary ticketing. E Viagogo, uno dei portali più utilizzati per chi vuole acquistare biglietti “di seconda mano” da rivenditori non ufficiali (ma autorizzati, perché la legge prevede e regolamenta questa pratica), rientrava nel novero dei multati. Ma oggi, dopo che alcuni episodi analoghi si sono ripetuti, la stessa AgCom ha sanzionato nuovamente l’azienda nata a Londra, con sedi sparse in tutto il mondo.

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Secondo AgCom, che ho ha ufficializzato la sua delibera, all’interno del portale di secondary ticketing sono stati messi in vendita biglietti a prezzi esorbitanti, fino a 7 volte superiori rispetto al prezzo nominale (ovvero quello d’acquisto tramite i siti autorizzati). E si parla di almeno 131 eventi, tra cui i concerti dei Maneskin, Vasco Rossi, Sting, Green Day, Dua Lipa, Pearl Jam, Placebo, Cesare Cremonini, Paolo Conte e Andrea Bocelli. Per questo motivo la sanzione comminata è stata salatissima: 23.580.000 di euro. Inoltre, il Garante ha intimato al portale di procedere – entro 7 giorni – alla rimozione di tutti quegli annunci di rivendita che non rispettano le norme vigenti.

Viagogo multata per 23,5 milioni di euro da AgCom

Nel suo comunicato stampa, AgCom fa riferimento alla normativa violata da Viagogo e da quei biglietti venduti a prezzi esorbitanti e (dunque) oltre la legge. E si fa riferimento a una normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale alla fine del 2016: «La normativa di riferimento – art. 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 – vieta la “vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione”. Viene fatta salva unicamente “la vendita ad un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali”».

Il secondary ticketing, dunque, non viene demonizzato di per sé. Ma ci sono delle indicazioni da rispettare e normate dalla legge. Non si possono rivendere biglietti a un prezzo maggiorato rispetto al prezzo nominale (ovvero quello di acquisto presso i siti o rivenditori autorizzati per ogni singolo evento), ma solo allo stesso o a un prezzo inferiore. E, invece, secondo le indagini fatte dalla Guardia di Finanza, molti degli annunci non rispettavano questi paletti, già indicati in passato.

La replica dell’azienda

«Nonostante la società viagogo AG rispetti la decisione adottata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, non può che ritenersi sorpresa da questa sanzione. Infatti, il Consiglio di Stato ha già sollevato seri dubbi sulla compatibilità della legge sul c.d. secondary ticketing – e le relative sanzioni imposte, incluse quelle a viagogo – con i principi fondamentali dell’Unione Europea in materia di concorrenza, libera circolazione dei servizi ed esenzione di responsabilità delle piattaforme di intermediazione pure per le condotte illecite dei suoi utilizzatori. Sul punto, si ricorda che la natura “passiva” della piattaforma viagogo è già stata accertata dal Consiglio di Stato in una precedente sentenza definitiva in cui è stato altresì confermato che viagogo non vende biglietti per eventi e, pertanto, non è responsabile delle vendite illecite dei medesimi effettuate dagli utilizzatori della piattaforma. Per questo motivo, il Consiglio di Stato ha rinviato il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea al fine di ottenere una pronuncia definitiva circa la compatibilità della legge sul secondary ticketing – e le relative sanzioni – con i menzionati principi superiori di diritto europeo. Viagogo confida che in tale procedimento verrà chiarita la sua estraneità rispetto alle censure mosse dall’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni e che tutte le sanzioni amministrative imposte saranno conseguentemente annullate».

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