Vasco Rossi abbandona l’agenzia che rivendeva i suoi biglietti. Anzi no

02/12/2018 di Redazione

Prima l’annuncio, poi – a quanto pare – la retromarcia. Vasco Rossi, quando esplose lo scandalo sul secondary ticketing – ovvero la rivendita di biglietti dei concerti a prezzi maggiorati – annunciò il suo divorzio con l’agenzia Live Nation, che organizzava i suoi spettacoli al massimo livello. A quanto pare, però, fu solo una mossa mediatica. Il Sole 24 Ore ha scoperto, infatti, che la collaborazione tra Vasco Rossi e la Live Nation sta continuando.

Vasco Rossi e il secondary ticketing

Protesta la portavoce del Blasco, Tania Sachs, che ha fatto sapere al Sole 24 Ore di non essere in linea con la ricostruzione fatta dal principale quotidiano economico nazionale, accusandolo di «saltare alle conclusioni con una “verità” sua e di comodo». In realtà, il quotdiano – che aveva pubblicato questa storia all’interno della sua rubrica Sentite Condoglianze – ha voluto dimostrare l’esatto contrario.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, sui biglietti per i concerti del prossimo tour di Vasco Rossi compare il codice fiscale della Live Nation Italia che, a quanto risulterebbe dal ticket quindi, è organizzatore dell’evento, mentre a Vivaticket tocca il ruolo di distributore.

L’annuncio del divorzio tra Vasco Rossi e la Live Nation Italia era stato dato nel 2017. Un servizio de Le Iene, infatti, aveva documentato che l’agenzia organizzatrice di eventi rivendeva in prima persona i biglietti per i concerti.

Cosa aveva annunciato Vasco Tossi sulla Live Nation

«Dopo aver appreso dal servizio televisivo de Le Iene di un possibile coinvolgimento di Live Nation nella rivendita “secondaria” di biglietti per i concerti in Italia, Giamaica Management (la società di management di Vasco, ndr) – diceva la nota che arrivava direttamente dal cantante di Zocca – comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation e si riserva di agire per vie legali essendo totalmente estranea a quanto emerso dal servizio giornalistico».

Ora, è attesa la controreplica dei portavoce del cantante e rocker, che – per il concerto evento del Modena Park – si era affidato a una startup del mondo dello spettacolo, Big Bang, controllata sempre dal gruppo Best Union.

(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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