Giuseppe Conte dà il via libera per l’Italia sulla Via della Seta
15/03/2019 di Gianmichele Laino
«Sarebbe stato eccentrico non partecipare a questo progetto». Sono queste le parole con cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l’adesione dell’Italia al progetto della Via della Seta, una strada di collegamento infrastrutturale che parte da Pechino e che arriva fin nel Mediterraneo, ripercorrendo – in qualche modo – l’originario canale di comunicazione che seguivano i mercanti all’epoca di Marco Polo.
Via della Seta, via libera all’accordo Italia-Cina da Giuseppe Conte
«L’Italia è l’unico Paese rispetto alle 13 nazioni dell’Unione europea che hanno sottoscritto il Memorandum tra Italia e Cina ad aver preteso e imposto il rispetto dei principi e delle regole europee – ha detto Giuseppe Conte -. L’Italia ha una forza propulsiva sugli standard europei. Dà un contributo su questo tema a tutta l’Unione europea. Contrasti nel governo? Normale dialettica».
Giuseppe Conte, tra le altre cose affermate, ha anche annunciato quali saranno le modalità attraverso cui l’Italia entrerà a far parte dell’accordo con la Cina. Non si tratterà infatti di un vero e proprio accordo internazionale, per la cui firma sarebbe stato necessario un voto del Parlamento. L’ingresso dell’Italia nel progetto sulla Via della Seta, infatti, sarà formalizzato attraverso un accordo quadro non vincolante».
I timori degli alleati sulla Via della Seta
Per cercare di allontanare i timori degli alleati occidentali, preoccupati soprattutto dalla questione 5G dalla quale si vorrebbe escludere l’azienda cinese Huawei, Giuseppe Conte ha cercato di rasserenare gli animi: «Stiamo adottando tutte le contromisure, stiamo parlando degli operatori cinesi ma vale per qualsiasi altro operatore. Quelli sono asset strategici». Huawei è stata accusata, soprattutto dalla Casa Bianca, di voler carpire delle informazioni attraverso la gestione delle reti 5G. La Lega di Matteo Salvini è allineata agli Usa da questo punto di vista, essendo ostile alle aziende di Pechino.
Sull’accordo ha rilasciato un commento anche il vicepremier e ministro allo Sviluppo Economico Luigi Di Maio, uno dei principali artefici dell’iniziativa: «Oggi vince il Made in Italy – ha affermato – con la Belt and Road Initiative l’Italia ha deciso di essere più sovrana. Non è un’intesa politica con la Cina ma un’opportunità commerciale, gli Usa restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale. Questo è uno scatto in avanti dell’Italia, un cambio di passo verso il futuro».
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO