«Credo che il blog sia più completo, se una persona cerca veramente e in modo interessato delle info»

Qualcuno che aspetta che tu rincasi. Intervista a Veronica Avellino

30/09/2023 di Hilde Merini

Veronica Avellino è una giovane ragazza nata e cresciuta sull’Isola d’Elba (come recita la sua bio di Instagram) che racconta i suoi viaggi online. Sul web è infatti meglio conosciuta come @tiscrivoquandoarrivo, un naming d’effetto che richiama il navigante alla dolcezza delle relazioni importanti nella vita. Così Veronica racconta il suo approdo sui social: «L’idea di condividere i viaggi sui social era già in mente da tempo. Da sempre i miei amici mi chiedono consigli e informazioni prima di partire, o di aiutarli con le prenotazioni. Durante il periodo della pandemia ho iniziato a scrivere diari di viaggio passati su dei file word». In seguito, la svolta che ha aperto le porte alla condivisione: «Poi mi sono detta: ma perché non condividerli online in modo che ne possano aiutare più persone? E così, con tanta ansia e timore, ho aperto il blog e di conseguenza la pagina Instagram di @tiscrivoquandoarrivo. Diciamo che la mission è stata sempre quella di “dare una mano” a fare quello che so fare, e soprattutto mostrare che possiamo viaggiare tutti, se lo si vuole». 

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Veronica Avellino, l’intervista tra blog e progetti social

Veronica in questi anni è riuscita ad attrarre intorno a sé una bella e compatta community, fatta di utenti affettuosi e generosi nelle relazioni: «Li adoro, ci sono persone che mi seguono letteralmente dal primo giorno e con cui ormai ho instaurato un rapporto come di amicizia. Altri mi scrivono ogni giorno per sapere come sto. Altri ancora mi contattano sempre se devono partire, e questo mi fa super piacere, vuol dire che apprezzano il mio modo di viaggiare e i miei itinerari, mi rendono veramente orgogliosa». Oltre a questi, c’è anche una fetta di utenza inevitabilmente interessata all’isola che Veronica ha la fortuna di abitare: «Poi ho i follower che invece mi seguono per “casa mia”, l’Elba, specialmente in estate, diventa una questione “calda” del mio Instagram: ho scoperto che in tantissimi di loro la scelgono come meta delle vacanze».

Nei dm le persone ne approfittano anche per condividere con Veronica Avellino dubbi e paure. Temi che scuotono la nostra creator, e la spingono a riflettere sul concento di vicino/lontano da noi, non sono in termini chilometrici: «Di domande me ne fanno veramente tante. Viaggio spesso verso mete poco considerate dal tipico turismo e quasi sempre al mio ritorno le persone si domandano se sia “pericoloso”. Ho trattato spesso questo tema in dm. Più che stupirmi sono domande che mi hanno fatto riflettere, il diverso viene spesso concepito come brutto». Su questo tema ci racconta una sua vicenda personale: «Tempo fa, quando ero piccola ad esempio, il Kenya non era gettonato come lo è ora. Quando sono stata con la mia famiglia ancora era una meta “sconosciuta” e ritenuta appunto pericolosa. Negli anni poi, sono stati costruiti villaggi e il Kenya è stato inserito in un sacco di pacchetti viaggio, diventando pian piano una meta di moda come tante altre. Adesso le stesse persone che lo ritenevano pericoloso, prenotano viaggi in splendidi villaggi kenyoti, solo perché ormai non è più “sconosciuto”».

L’evoluzione social

La presenza online di Veronica Avellino con il tempo è cambiata, come ci spiega lei stessa: «Inizialmente il mio spazio social era dedicato esclusivamente al travel, in modo categorico. Non avevo neanche la pagina “chi sei” e non facevo storie parlate». Man mano che la curiosità delle persone aumentava, lei prendeva coraggio per mostrarsi: «Poi, pian piano, a seguito di domande e curiosità, ho deciso di mostrarmi un po’ di più e la “vita privata” è entrata un po’ dentro il progetto, ora parlo anche del mio quotidiano. Ovviamente sui social non c’è tutto, nei momenti più intimi della mia vita semplicemente mi concentro su amici e famiglia, non ho grande difficoltà in questo». Veronica è molto brava a mantenere separi i vari aspetti della sua vita, a trovare un po’ di posto per ogni situazione e ruolo. Ammette però che far convivere pubblico e privato non è così facile come racconta: «Sarò sincera, a volte è difficile. Spesso mi ritrovo a barcamenarmi tra consegne di tutti i tipi e mi chiedo come cavolo possa farcela. Sono disordinatissima, vivo nel caos e spesso procrastino». Difficile infatti essere creator, studentessa e lavoratrice 24ore al giorno: «Amo quello che faccio, quindi alla fine mi fermo, mi rilasso, focalizzo e faccio. L’aggiunta del mio ruolo da “content creator” alla mia vita è avvenuta per dosi: all’inizio pubblicavo un po’ quando mi pareva e senza uno scopo preciso, tanto per condividere. Poi, pian piano, è diventato un vero e proprio lavoro di creazione, produzione, brainstorming, a cui devo trovare spazio in ogni mia giornata. Mi ritrovo spesso a lavorarci anche di notte perché spesso le ore del giorno non bastano ad incastrare anche tutto il resto. Ma lo faccio volentieri, quando si ama quello che si fa, non pesa poi così tanto». 

Altra cosa a cui è difficile stare dietro è sicuramente l’algoritmo, una frustrazione condivisa tra i creator che porta molto stress nel lavoro digitale: «Penso che, per quanto riguarda la visibilità, Instagram stia puntando su un altro tipo di contenuti. Ma si sa “a Instagram piace cambiare” soprattutto in base alle necessità di chi lo utilizza, è normale che sia così. Sicuramente». Diverso il rapporto con la scrittura, che per Veronica è sempre stato importante. Nella sua bio di Instagram ci dice che scrive racconti, e la sua passione si evince dalla sua intensa attività di blogging: «Il blog offre un grandissimo spazio di manovra, amo scrivere ed è il posto perfetto per farlo. Posso parlare in modo ampio e completo di un argomento, itinerario, consiglio, dilungandomi e arricchendolo con link, video, foto anche meno “instagrammabili”. È decisamente più completo. Instagram è ovviamente più immediato e meno approfondito, offre la possibilità di mostrare e parlare di una destinazione solo in parte, dà spunti e idee. In genere se i follower mi chiedono in Direct consigli su una destinazione li dirotto sul blog».

Blog, un porto sicuro

Anche per questo ci confessa che secondo lei il blog e il blogging rimarranno sempre una certezza. Così analizza la situazione attuale nel mondo digitale: «Abbiamo assistito a un cambiamento dei social negli ultimi anni, che nascono e muoiono, come Tumblr, Myspace, Facebook… ora abbiamo Instagram e TikTok, ma con la creazione di nuove piattaforme non mi stupirei se il pubblico decidesse di spostarsi altrove. Il blog è un dominio privato, resta lì, viene curato da chi lo possiede, anche se in futuro Instagram non dovesse più performare o addirittura dovesse chiudere. Inoltre, come dicevo prima, credo che il blog sia più completo, se una persona cerca VERAMENTE e in modo interessato delle info, sicuramente troverà più utile un testo dettagliato». Infondo come non condividere questa analisi: il blog è stato uno dei primi lavori di comunicazione digitale nel Novecento, difficile non pensare che forse rimarrà come abitudine, torre vedetta, nonostante il cambio delle epoche.  

Si potrebbe a questo punto pensare anche a una riscoperta del blogging forse, ad una accelerazione nella richiesta di contenuti testuali. Sull’argomento Veronica Avellino è dubbiosa: «Siamo in una società super movimentata, veloce, cambia tutto di continuo. In pochi hanno la pazienza e voglia di prestare attenzione alle caption ben scritte, ma amo profondamente chi lo fa: le caption sono la mia parte preferita!».  

 

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