Il tentativo di invasione via mare del Venezuela e i due americani arrestati da Maduro

05/05/2020 di Redazione

La situazione in Venezuela resta molto complessa. Se in passato c’era stato un tentativo di sovvertire l’attuale governo di Nicolas Maduro attraverso il riconoscimento da parte della comunità internazionale di Juan Guaidò come nuovo presidente venezuelano, negli ultimi giorni si stanno alternando quelli che le autorità venezuelane hanno ritenuto essere veri e propri tentativi di colpi di stato. L’ultimo sarebbe stato sventato qualche ora fa: il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato l’arresto di 15 persone che avrebbero tentato una sorta di invasione del Paese via mare. Tra queste 15 persone, anche due cittadini americani, di cui le autorità venezuelane hanno mostrato il passaporto in televisione.

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Venezuela, i due americani arrestati

Si tratta del 34enne Luke Denman e del 31enne Airan Berry, secondo Nicolas Maduro farebbero parte dei servizi di sicurezza degli Stati Uniti. Nella fattispecie, i due cittadini americani sarebbero stati contractor: starebbero infatti lavorando per una società di sicurezza, la Silvercorp USA, con sede in Florida, diretta dall’ex soldato Usa Jordan Goudreau. Quest’ultimo ha confermato che le due persone arrestate stavano lavorando per lui.

Le autorità venezuelane, attraverso i canali di comunicazione ufficiali, non hanno esitato a parlare di tentativo di colpo di Stato guidato dalla regia degli Stati Uniti. Il dipartimento di sicurezza americano, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento da questo punto di vista. Fatto sta che i pescatori venezuelani hanno contribuito all’arresto delle 15 persone che stavano cercando di raggiungere la terraferma dal mare e che sarebbero entrati nel Paese senza autorizzazioni.

L’arresto sarebbe stato eseguito tra domenica e lunedì e, in un primo momento, si era parlato di terroristi mercenari. Né Guaidò, né le autorità statunitensi, tuttavia, confermano le parole del presidente Maduro e del suo governo. La situazione in Venezuela resta sempre molto complessa e ad altissima tensione: il governo socialista di Maduro continua a rappresentare una sorta di totem da abbattere e gli Stati Uniti non hanno mai fatto mistero di favorire diplomaticamente tutti i tentativi che, nei mesi scorsi, avevano portato Guaidò all’autoproclamazione.

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