+ Rpt + Vaccini, Bertolaso: «Privacy non permette chiamate terza dose»

«Il Green Pass è la punta dell'iceberg di un dramma che si chiama privacy»

05/11/2021 di Redazione

«Il Green Pass è la punta dell’iceberg di un dramma che si chiama privacy: ma di che cosa stiamo parlando, veniamo ascoltati e chiamati per qualsiasi pubblicità e poi non possiamo neanche chiamare direttamente le persone per sollecitarle a fare la terza dose perché violiamo la privacy. Non fatemi parlare di privacy perché altrimenti rischio qualche denuncia». Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale della Lombardia, ha fatto questa affermazione molto forte a margine di un evento organizzato presso l’Ambasciata di Israele a Roma. Lo ha riportato l’Ansa.

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Le parole di Bertolaso sulla terza dose e la privacy

«I numeri dicono che solo attraverso la vaccinazione teniamo sotto controllo il Covid: la terza dose, infatti, serve a ridurre il Covid a un banale raffreddore. Il documento verde venga dato solo a chi fa la terza dose, altrimenti si ritira. Se vogliamo uscire da questa situazione – ha sostenuto Bertolaso – bisogna superare certi nodi. Pensate solo al fatto che un medico vaccinatore ogni volta che fa l’inoculazione del vaccino a una persona deve compilare ben 11 fogli di carta. E se i vaccini a disposizione sono quattro, arriviamo a 44 fogli di carta: moltiplicate i milioni di vaccinazioni fatti per 11 fogli ogni volta e capite che così distruggiamo l’intera Amazzonia. Serve più digitalizzazione, guardiamo come fa Israele».

Tuttavia, rispetto alle parole di Bertolaso, è intervenuto in giornata il Garante della Privacy. «La “privacy” non ostacola le chiamate agli assistiti – si legge in una nota ufficiale dell’autorità -. Anzi, per agevolare il compito di regioni e province autonome l’Autorità ha da tempo messo a loro disposizione un decalogo sul corretto trattamento dei dati nell’ambito delle azioni promozionali per la vaccinazione». Da questo punto di vista, il Garante ha sottolineato il ruolo del sistema sanitario nazionale che si preoccupa di far rispettare i calendari vaccinali, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e della loro tutela. Dunque, con questa nota, il Garante ha provato a spegnere la polemica alimentata dalle parole di Bertolaso.

UPDATE: L’articolo è stato aggiornato e integrato con la smentita del Garante della Privacy rispetto alle parole di Guido Bertolaso. È stata dunque aggiunta la posizione dell’autorità che ha risposto alle dichiarazioni dell’ex capo della protezione civile. 

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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