Il governo nigeriano citato in giudizio perché renda noti i dettagli dell’accordo con Twitter

Twitter è tornato online in Nigeria a gennaio ma quali sono gli accordi presi tra la piattaforma e il governo del paese?

14/02/2022 di Ilaria Roncone

Dopo sette mesi di blocco Twitter è tornato online in Nigeria all’inizio di gennaio. SERAP, gruppo che agisce in difesa dei diritti legali, ha scelto di citare in giudizio il presidente nigeriano Muhammadu Buhari e il suo governo perché rendano pubblico l’accordo per il ritorno online di Twitter Nigeria. A giugno 2021 Twitter è stati buttato giù nel paese per aver rimosso un cinguettio del presidente in cui i dissidenti locali venivano minacciati; la piattaforma ha compito questo gesto affermando di essere «profondamente preoccupata» dalle azioni compiute dal governo del paese e ha commentato lo shut down affermando che un internet democratico è «un diritto umano essenziale nella società moderna».

LEGGI ANCHE >>> Dopo sette mesi è stato sospeso il blocco di Twitter in Nigeria

Twitter Nigeria, gli attivisti vogliono conoscere gli accordi tra governo e piattaforma

La legittima richiesta di conoscere i termini dell’accordo per la riaccensione di Twitter in Nigeria arriva chiarendo che «qualsiasi accordo con le società di social media deve soddisfare i requisiti costituzionali di legalità, necessità, proporzionalità e legittimità». «Pubblicare l’accordo con Twitter promuoverebbe la trasparenza, la responsabilità e contribuirebbe a mitigare le minacce ai diritti dei nigeriani online – ha affermato un portavoce di SERAP – così come qualsiasi interferenza con la privacy online e la libertà di espressione».

Quello che si sa dell’accordo è che Twitter – come riporta Engadget – è tornato online accettando, tra una serie di altre condizioni, di aprire degli uffici nel paese e di lavorare con il governo per sviluppare un codice di condotta. La causa e le motivazioni sono state presentate da SERAP nella giornata di domenica 13 febbraio presso l’Alta Corte del paese chiedendo al presidente Buhari e il ministro dell’informazione Lai Mohammed di pubblicare una copia dell’accordo.

SERAP ha già fatto richiesta al governo per ottenere una copia dell’accordo ma definisce la risposta ricevuta come «insoddisfacente» rispetto alla richiesta fatta. Secondo il ministro Mohammed, infatti, sarebbero disponibili pubblicamente già una serie di dettagli dell’accordo. Da parte di Twitter, per ora, ancora non ci sono stati commenti diretti rispetto alla questione Nigeria.

Share this article
TAGS