Alla fine Twitter ha ceduto alle imposizioni in India per mantenere la sua “immunità”
Non solo Twitter ma anche Facebook e Google sono sulla strada della resa, cedendo alle imposizioni delle nuove regole per i social in India
08/07/2021 di Ilaria Roncone
Dopo che il governo indiano ha stabilito, lunedì scorso, che Twitter non godrà più dell'”immunità” in India – ovvero dell’esenzione dalle responsabilità legali per quello che gli utenti pubblicano -, il social dell’uccellino ha chinato la testa. Twitter India ha deciso che rispetterà le nuove regole – imposte dall’India lo scorso febbraio e entrate in vigore a maggio – per mantenere questa immunità legale che gli permette di non pagare per i contenuti che gli utenti condividono, il vero bersaglio del controllo che il governo vuole attuare.
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Twitter India si conforma per non avere problemi
Alla fine Twitter ha comunicato che intende «conformarsi pienamente» – come riporta Bloomberg – alle regole dell’India. Il ricatto del governo ha funzionato, quindi, e Twitter ha deciso di conformarsi; un avvocato della società ha affermato che il chief compliance officer ad interim è già stato nominato e che presto arriverà anche la persona addetta a rispondere alle richieste delle forze dell’ordine, sempre a disposizione per le indagini sui contenuti pubblicati.
La società ha anche affermato che, entro le prossime otto settimane, verrà costituito un ufficio di collegamento con l’India. Il rischio per Twitter era alto: qualora non si fosse conformato, i dirigenti si sarebbero trovati ad affrontare cause penali per i contenuti generati dagli utenti. Non succede mai che una piattaforma arrivi ad essere considerata legalmente punibile per i contenuti pubblicati dagli utenti e non rimosso ma, al massimo, citabile in giudizio.
Anche Facebook e Google stanno sventolando bandiera bianca, pronti a nominare quelle figure – responsabile di reclamo e il contatto diretto con le forze dell’ordine – che le nuove regole per i social in India stanno richiedendo. Dopo l’irruzione della polizia negli uffici di Twitter lo scorso maggio, quindi, ora la società rispetterà le regole riservandosi – però – il diritto di contestare la loro legalità e la validità.