Il crollo dei profitti di Twitter dopo aver chiuso la causa legale con gli investitori

Dopo la chiusura della causa con la class action di investitori Twitter ha perso più di mezzo miliardo di dollari

27/10/2021 di Ilaria Roncone

Si tratta di una causa a Twitter frutto dell’accusa di una class action di investitori che si sono uniti nel 2016. Il pomo della discordia sono i numeri comunicati da Twitter nel 2015 rispetto al coinvolgimento degli utenti, ovvero al numero di persone attive e alla frequenza con la quale avrebbero visualizzato la timeline mensilmente. Secondo l’accusa si sarebbe trattato di dati modificati che avrebbero, di fatto, tratto in inganno gli investitori. Per chiudere la causa – continuando però a dichiararsi innocente rispetto alle accuse mosse – la piattaforma ha deciso di pagare 809,5 milioni di dollari. La conseguenza è stata la perdita – nel terzo trimestre del 2021 – di oltre mezzo miliardo di dollari.

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Twitter perde profitti dopo la causa legale ma le azioni sono salite

Pur avendo negato di essere colpevole, la piattaforma ha scelto di utilizzare la liquidità che aveva a disposizione per chiudere una questione che avrebbe potuto danneggiare i suoi guadagni nel terzo trimestre. Cosa che, alla fine, è avvenuta poiché Twitter ha registrato una perdita pari a 537 milioni di dollari in quel lasso di tempo – come riferisce BBC -. Nonostante tutto, però, Twitter ha registrato una crescita delle entrate trimestrali pari al 37% poiché è riuscito a venire fuori indenne dall’impatto che le modifiche della privacy di Apple hanno invece avuto su concorrenti come Facebook e Snap (solo la scorsa settimane le azioni di quest’ultimo sono crollate del 25%). La conseguenza è stato un +3% delle azioni della piattaforma.

Gli aggiornamenti in questione sono stati introdotti dalla Mela su larga scala nel mese di giugno e hanno impedito agli inserzionisti di tracciare gli utenti iPhone senza un consenso esplicitamente dato. L’impatto sulle entrate pubblicitarie di Twitter si è rivelato «modesto» poiché la maggior parte degli inserzionisti non si basano su annunci mirati: si parla di 1,14 miliardi di dollari entrati nel corso del trimestre.

(Immagine copertina da Canva)

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