Ma questo è Twitch o Pornhub 2.0? | PARTE 1

Come si sta evolvendo la piattaforma dei gamer

01/03/2021 di La politica del popolo

Il 2020 ci ha salutato lasciandoci in dote non solo una pandemia mondiale, ma anche un uragano di nuovi social network. Due su tutti sono esplosi, il primo è Twitch e il secondo è Clubhouse. Tecnicamente il secondo sarebbe sbarcato in Italia nel 2021, ma lo riterremo comunque un’onda lunga del 2020. Entrambi i social abbattono le distanze, offrendoti la possibilità di confrontarsi con gente che è da tutt’altra parte attraverso lo scambio di contenuti. Ora però ci occuperemo di Twitch, provando a mettere a fuoco i lati oscuri del portale. E, a differenza di quello che accade su altri portali, capire dove finiscono le responsabilità del sociale e dove cominciano quelle degli utenti.

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Però fin da principio un merito va reso a Twitch: è tutto chiaro. È evidente che nello strano mondo del digitale tutto può essere aggirato o interpretato. Però se è vero come è vero che tutto si può obiettare, è altrettanto vero che la community detta delle regole chiare e anche di difficile interpretazione. Ogni atteggiamento equivoco è spesso più arte speculativa che mancanza di indicazioni dettagliate. Insomma, tutto il contrario di Tellonym per intenderci.

Cos’è Twitch e come funziona l’ex social dei gamer

È realistico credere che l’inventore di Twitch avesse un’esigenza: ossia quella di guardare il suo amico mentre giocavano a Cod. Non c’è altra soluzione. Poi qualche youtuber ne ha capito le potenzialità, ed ecco oggi Luis Sal, Fedez e Cattelan confrontarsi con i nativi, come il Masseo o Dada.

Come funziona è anche abbastanza semplice. Ogni utente ha un suo canale attraverso cui trasmette quello che gli va, sia questo una sessione di gameing o una sessione di talk come di tanti tipi se ne possono incontrare. A margine dell’immagine ecco una chat: li si possono avere differenti tipi di interazione con gli utenti. Insomma è un vero metodo di abbattere le famose distanze, che ha per altro perso ogni indicazione rispetto ai nativi. Non più solo gamer, ma anche tanta politica o più banalmente confronto.

Occhio all’inganno

Il mondo dei social, che sono sempre delle buone idee, apre il terreno a tante pessime idee. Twitch presenta un problema, dunque. Il network dell’eros che si crea su questa piattaforma ha cominciato ad assumere forme più organizzate. L’idea di base è quella di spingersi più avanti possibile, al confine con la pornografia. Così da creare quelle che sono definite fanbase.

Poi quegli utenti vengono spostati o su veri e propri siti hard, oppure sulle nuove piattaforme erotiche individuali. Ci sono alcuni casi specifici che confermano questo schema. Per esempio il caso Elisabeth Weir, un’utente che offre balli con abiti succinti e fortemente a vocazione erotica. Sul suo account del sito Porn Hub è possibile trovare il video dell’altro lato di questa sorte di lap dance, in cui la camera è focalizzata sul lato b della ragazza.

L’inchiesta continua domani, con il secondo capitolo su Twitch

testi a cura di Enrico Filotico

video a cura di Valentina Menassi

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