Perché il Gruppo San Donato si è distanziato dal tweet di Burioni sui pronto soccorso affollati

L'ateneo San Raffaele ha deciso di prendere le distanza da quanto affermato dal suo stesso docente, uno di quelli mediaticamente più in vista, per via di una nota dalla direzione

11/11/2020 di Ilaria Roncone

«Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico, e può essere vero. Ma quelle centinaia di persone che finiscono ogni giorno al cimitero a causa di Covid-19, sono spinte dal panico? Basta bugie. Basta bugie. Basta Bugie»: questo tweet di Roberto Burioni ha meritato una risposta del Gruppo San Donato e dell’università Vita-Salute San Raffaele più di qualsiasi altra affermazione precedentemente fatta da altri loro esponenti in vista quali Alberto Zangrillo e Fabrizio Pregliasco. Compresa quella, ormai diventata storia, del “virus clinicamente morto”.

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Il Gruppo San Donato si distanzia da Burioni

Lo fa tramite una nota nella quale fa riferimento a quanto scritto il virologo e professore ordinario all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: «In merito al tweet postato questo pomeriggio dal professor Roberto Burioni, nel quale si fa riferimento ai pronto soccorso, il Gruppo San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele si discostano dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid». Non manca l’invito a Burioni «pur riconoscendo l’autonomia di espressione, a considerazioni più rispettose della verità e del lavoro altrui».

L’intento del Gruppo San Donato e San Raffaele è quello di rassicurare

La risposta riservata a Burioni può sembrare sorprendente ma è frutto di una precisa scelta che si evince da una mail riservata inviata il 2 novembre dalla responsabile comunicazione del gruppo a tutti i membri più in vista e influenti dal punto di vista mediatico, come riporta Repubblica. Si parla di una serie di «messaggi chiave condivisi con Paolo Rotelli» – presidente del Gruppo San Donato – il cui scopo deve essere quello di rassicurare la popolazione poiché «le scelte fatte finora dal governo sono tutte ragionevoli e i numeri lo stanno dimostrando». Nel testo si leggono una serie si altre affermazioni che vanno tutte in questa direzione: «I numeri della ventilazione assistita e delle terapie intensive stanno crescendo molto poco», «la curva dei contagi cresce, ma cresce soprattutto quella relativa ai pazienti meno gravi», «le misure adottate stanno funzionando e non serve un nuovo lockdown generale». Si chiede ai divulgatori, inoltre, di «ricordare che ogni giorno in Italia continuano a esserci 650 decessi per infarto e 450 per tumori» e che «tra qualche mese rischiamo di avere più morti per queste patologie, piuttosto che per Covid».  L’antifona è chiara: vanno utilizzati toni rassicuranti rispetto alla pandemia.

(Immagine copertina: foto dal profilo Facebook dell’Università San Raffaele+tweet Burioni)

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