Il tempo che la Asl di Biella ha dovuto sprecare per rispondere al negazionista del Covid

L'ennesimo video dell'ospedale vuoto - questa volta a Biella - riceve la replica della Asl locale

10/11/2020 di Ilaria Roncone

I dati che arrivano dall’interno dell’ospedale di Biella sono chiari, così come la risposta che la Asl di Biella ha riservato a tale Mattia Chester, che – come già altri hanno fatto – si è recato presso l’ospedale cittadino pretendendo di fare un report accurato della situazione e di smentire quel collasso cui sempre più ospedali italiani si stanno avvicinando. L’ultimo esempio ieri, con l’ospedale di Monza in sofferenza costretto a chiudere il pronto soccorso per i casi meno gravi.

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Le accuse del negazionista: «Ospedale Biella vuoto»

«I covidioti si bevono tutto», dice Mattia Chester nel video in cui mostra come l’ospedale di Biella non sarebbe al collasso. «Solo prese per il culo» dice e, ancora: «Ma quale collasso? Ma quale emergenza?». Il video è stato girato lo scorso sabato e il giovane biellese parla di un’emergenza costruita ad arte con tanto di improperi volgari nei confronti dei medici per l’emergenza che, secondo lui, non esisterebbe: «Andate a fare in c**o, voi i medici eroi e i covidioti». Vista la viralità del video la Asl di Biella si è scomodata per dargli una risposta.

La Asl di Biella costretta a perdere tempo per replicare al contenuto virale

Mattia Chester dice di non essere negazionista: «Con covidiota non mi riferisco a chi crede al virus, perché anche io ci credo, ma ai fanatici». Inizia anche bene, insomma, salvo poi aggiungere «non ho mai negato l’esistenza dell’influenza, perché questa è un’influenza». E siamo quindi al punto di partenza: il parere di un negazionista è diventato virale, un ospedale a una Asl che stanno fronteggiando un’emergenza sanitaria e devono trovare posto alle troppe persone che arrivano e hanno diritto di essere curate devono perdere tempo prezioso a replicare a contenuti di questo tipo.

La Asl di Biella risponde al negazionista Mattia Chester

Il video, condiviso da migliaia di persone, ha necessitato della replica della Asl. «Se il signore crede davvero di fare informazione girando un minuto attorno all’ospedale di Biella, diamo i dati all’interno della struttura, così chiariamo le idee a tutti», ha fatto sapere la responsabile comunicazione. «Solo un paio di giorni fa i pazienti ricoverati Covid erano 139, di cui 9 sui 10 posti disponibili in Rianimazione», spiega smontando con i fatti il video, «attualmente la semintensiva è stata portata a 30 posti letto. 82 risultavano in media intensità. E un’altra ventina di ammalati Covid sono in bassa intensità». Arrivano specifiche anche sul Pronto Soccorso: «Questa settimana aveva una media di nuovi 15 pazienti Covid da ricoverare e quasi altrettanti in attesa di ricovero. Nel frattempo non mancano quotidianamente 4-5 pazienti da ricoverare per altre patologie e che hanno il diritto di essere curate, più tutte le urgenze ambulatoriali. Tutto questo fa sì che l’ospedale sia sotto pressione e pieno, tanto che per i prossimi giorni si prevedono soluzioni per ampliare la disponibilità». L’invito finale a Mattia Chester è quello di «limitarsi a raccontare le realtà che conosce da vicino non quelle a cui può solo girare attorno in macchina».

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