Truth Social cede a Google e potrebbe tornare nel Play Store dopo l’estromissione

L'applicazione di Donald Trump è nuovamente adatta agli standard dell'app store

13/10/2022 di Gianmichele Laino

Al momento, Truth Social – l’app di Donald Trump – doveva affrontare anche questo ostacolo alla sua diffusione: qualche settimana dopo il suo lancio, infatti, è stata ritirata dal Play Store di perché i suoi contenuti avrebbero violato le policies dell’app store. In particolare, si parlava di incitamento alla violenza nei contenuti del social network dei conservatori americani o di incitamento alle minacce fisiche. Una vera e propria ecatombe. Nonostante questo, all’inizio, Truth Social aveva avuto una buona risposta tra gli utenti dell’Apple Store – dove invece ha sempre continuato a essere disponibile – salvo poi arrestare la sua crescita con il passare del tempo. Se Truth Social non è diventato un crack a livello globale lo si deve anche alla sua assenza dal Play Store e dall’impossibilità – per i possessori di device con sistema operativo Android – di installarla sui propri dispositivi. Ma adesso tutto è pronto per il ritorno di Truth Social su Play Store.

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Truth Social su Play Store: la nuova moderazione ha convinto Google

In effetti, continuare a fare business senza considerare un asset importante dal punto di vista del mercato non sarebbe stato possibile per l’azienda media di Donald Trump. E allora si è arrivati a un compromesso: la moderazione di Truth Social, in questi mesi, è molto cambiata. Dalle promesse iniziali di assoluta libertà di espressione e di parola (un concetto che veniva declinato anche a proposito delle fake news e di un linguaggio verbale non particolarmente adatto a una interazione civile dal punto di vista dei social network), molto è cambiato e si sono strette anche le maglie della moderazione del social network.

Soddisfazione per Tmtg, l’azienda di media di Trump, che ha dichiarato che lavorare con Google è stato molto stimolante e ha permesso a Truth Social di poter raggiungere ancora più americani. In realtà, il fatto che il social abbia fatto delle concessioni sulla moderazione (accettando di rimuovere o bannare contenuti che incitano alla violenza) sembra essere un passo indietro rispetto allo spirito con cui è stata diffusa l’applicazione. Uno spirito che alcuni followers di Trump credevano di poter ritrovare dopo quella paradossale giornata che è stata il 6 gennaio 2021.

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