La società che ha acquistato Truth Social ha sottolineato agli investitori che il social ha un passato di bancarotte e iniziative fallite

In un deposito normativo di ieri, Digital World Acquisition Corp ha messo in luce i fallimenti di Trump Taj Mahal, Trump Plaza e Trump Castle

17/05/2022 di Martina Maria Mancassola

La società che ha acquistato il social network di Donald Trump, Truth Social, ha messo in guardia gli investitori sulla storia di fallimenti e iniziative imprenditoriali andate a male dell’ex presidente. In un deposito normativo di ieri, Digital World Acquisition Corp ha sottolineato i fallimenti di Trump Taj Mahal, Trump Plaza e Trump Castle e i fallimenti di Trump University, Trump Vodka e Trump Steaks, tra i vari. Digital World, una società SPAC o «assegno in bianco», sta tentando di fondersi con Trump Media and Technology Group (TMTG), il proprietario di Truth Social. Trump stesso controllerebbe tra il 47% e il 58% della società risultante dalla fusione e ne sarebbe il presidente, secondo le dichiarazioni di lunedì scorso. Digital World ha affermato nel suo deposito: «Un certo numero di società associate al presidente Trump hanno dichiarato bancarotta. Non ci possono essere garanzie che anche TMTG non diventi fallita».

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Truth Social ha una storia di fallimenti: così la società che ha acquistato il social di Trump mette in guardia gli investitori

Nel deposito, ancora, si legge: «Un certo numero di società che avevano accordi di licenza con il presidente Trump hanno fallito. Non ci possono essere garanzie che anche TMTG non fallirà», aggiungendo che: «Sebbene tutto quanto sopra riguardasse attività diverse da TMTG, non vi può essere alcuna garanzia che le prestazioni di TMTG superino le prestazioni di tali entità». TMTG è stato contattato da Insider ma non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Il deposito di ieri ha anche evidenziato che l’ex presidente ha acconsentito di pubblicare su Truth Social sei ore prima di pubblicare post simili su altre piattaforme, mentre ha anche stabilito che Trump possa condividere da qualsiasi piattaforma in qualsiasi momento per «messaggi politici». Trump ha lanciato Truth Social lo scorso febbraio per offrire agli utenti un’alternativa ai principali social network, in particolare Twitter. Truth Social è stata, però, da subito afflitta da problemi di download e polemiche e l’ex presidente è rimasto in disparte fino allo scorso aprile.

Twitter, dal canto suo, a gennaio del 2021 ha espulso in via definitiva Trump dalla sua piattaforma dopo che questi aveva condiviso un video che diceva ai rivoltosi dell’insurrezione del 6 gennaio: «Ti amiamo, sei molto speciale». Tuttavia, Elon Musk,  CEO di Tesla, che ha proposto di acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari, ha dichiarato che ripristinerà l’account di Trump se l’accordo verrà completato poiché secondo lui il ban all’ex presidente Usa era «moralmente sbagliato». Trump ha dichiarato, però, a Fox News che non rientrerà su Twitter anche se il suo account verrà riattivato. Tuttavia, i consulenti a lui vicini hanno fatto sapere al Washington Post di nutrire molti dubbi su quest’ultima dichiarazione.

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