Come Trump ha preso il flop di Truth (spoiler: male)

Tre dirigenti si dimettono e la sua app viene lanciata con molta fatica: Trump è furioso e avrebbe deciso di non postare più contenuti lì fino al suo successo

07/04/2022 di Martina Maria Mancassola

Sin dalla sua nascita, il social network di Donald Trump «The Truth Social» ha suscitato molte polemiche. La piattaforma ha affrontato anche numerosi problemi tecnici e, da ultimo, quello che vi abbiamo raccontato pochi giorni fa: le dimissioni di due suoi dirigenti – a capo della tecnologia e dello sviluppo della startup di Trump -, che avrebbero messo la società in una situazione di profonda instabilità. Ora Trump è furioso per il flop di Truth e ha deciso che non utilizzerà più il suo social fintantoché la piattaforma non diventi di successo.

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Trump è furioso per il flop di Truth: problemi tecnici e dimissioni di tre dirigenti mettono a serio rischio la startup

Secondo il rapporto della società di analisi Sensor Tower, l’app di Trump, che è stata scaricata circa 200.000 volte il giorno del suo lancio, è miseramente crollata ad una media di 10.000 installazioni al giorno il mese scorso. L’app è stata installata circa 1,2 milioni di volte dal lancio del 21 febbraio. The Truth Social starebbe, dunque, andando in frantumi. Questa è l’amara verità per Trump, che invece non vuole darsi per vinto, anche se ha deciso che non pubblicherà più contenuti sulla piattaforma finché questa non diventerà un successo mondiale. L’app – un fac simile di Twitter in cui i post vengono chiamati «verità» – ha raggiunto livelli di download bassissimi, tanto da essere caduta fuori dalle classifiche dell’App Store. Ma non è tutto. La società sta anche perdendo investitori, dirigenti e interesse da parte del pubblico di utenti. Devin Nunes, ex membro del Congresso della California che ha rinunciato al seggio che aveva ricoperto per 19 anni per dirigere l’azienda, tempo fa aveva dichiarato che l’app sarebbe stata «pienamente operativa» entro la fine di marzo, ma i problemi non le hanno lasciato scampo, e nemmeno la lunga lista d’attesa che ha bloccato moltissimi potenziali utenti durante le sue prime settimane di vita.

Trump è ora furioso a causa del lento e difficoltoso lancio dell’app e starebbe riflettendo sull’adesione ad altre piattaforme come Gettr, uno dei maggiori concorrenti di The Truth Social, secondo le persone a lui vicine, che hanno preferito rimanere anonime per motivi di privacy. Un giornalista di Insider, che ha deciso di iscriversi alla piattaforma di Trump solo per capirne qualcosa di più, ha dichiarato: «ho scaricato l’app Truth Social il giorno del lancio e ho creato un account, solo per sapere che ero stato messo in lista d’attesa al numero 157.120. Tre settimane dopo, il 14 marzo, mi è stato finalmente permesso di utilizzare l’app. E ho trovato… non molto. Era come una città fantasma conservatrice che era stata invasa dai robot». Il giornalista spiega come, al di là della lunga lista d’attesa dell’app, anche quando ha avuto finalmente accesso all’app non ha avuto molto da fare o vedere, sebbene avesse seguito gli utenti più popolari dell’app e fatto scorrere il suo feed.

Dal momento del lancio, secondo un’analisi di Similarweb, i download e il tempo trascorso sull’app hanno avuto una tendenza al ribasso e dall’essere il download numero uno – sull’App Store statunitense di Apple – l’app è crollata al numero 173. L’app di Trump è sull’orlo della chiusura o riuscirà a salvarsi, risolvendo i problemi tecnici e raggiungendo più persone? Per il momento, è difficile credere alla seconda ipotesi.

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