Trump positivo, se il Coronavirus non conosce il negazionismo

Il Presidente Usa, Jair Bolsonaro e Boris Johnson: gli esempi di come le posizioni vengano smentite dalla realtà

02/10/2020 di Enzo Boldi

Ancora non c’è molta chiarezza dopo la comunicazione ufficiale di Donald Trump positivo ai test sul Coronavirus. Si sa che anche la First Lady Melania sia stata contagiata, ma non sono state date informazioni sul loro stato di salute. Insomma, l’atavica questione dei sintomi o non sintomi. Sta di fatto che questo caso metta in evidenza un fattore: questo virus è democratico, colpisce indistintamente e non guarda in faccia neanche chi ne ha minimizzato gli impatti e la pericolosità.

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Sono stati chiamati ‘negazionisti del Covid’, nella loro massima espressione in quanto Presidenti di alcuni Stati. Prima di Trump positivo, le forche caudine del Coronavirus sono toccate a Jair Bolsonaro e Boris Johnson. Con tempi e modi diversi. Il primo, il Presidente brasiliano, ha proseguito la sua battaglia contro le restrizioni nonostante il suo contagio. Il secondo, premier britannico, ha rimodulato la propria posizione dopo quelle terribili giornate passate in terapia intensiva. Ma, fino ad allora, il suo atteggiamento era molto ‘libertino’.

Trump positivo

E poi c’è il numero uno della Casa Bianca. Ora positivo, prima con l’atteggiamento riduttivo. Prima l’economia, diceva, sottolineando come non fossero necessarie misure restrittive per contenere l’ondata di contagi negli Stati Uniti. Poi le sue visite senza mascherine e i suoi comizi. Insomma, un negazionista nel senso più puro del termine. Ma con alti e bassi: prima gli attacchi alla Cina per il ‘virus cinese’, poi gli atteggiamenti poco in linea con questo delicato momento storico.

Il caso italiano

Erano tempi diversi, occorre sottolinearlo, ma alcune prese di posizione da parte di alcuni politici in Italia non sono state le più azzeccate. Come esempio prendiamo il caso Nicola Zingaretti che il 27 febbraio (quando l’allerta non aveva ancora raggiunto il picco massimo) invitava i cittadini a vivere con normalità. Famosa quella sua foto postata sui social mentre era intento con un aperitivo a base di Spritz. Ovviamente non si può parlare di negazionismo (termine che fa riferimento a chi ha svilito gli allarmi quando i numeri galoppavano con una velocità pericolosa), ma comunque di sottovalutazione del problema.

 

(foto di copertina: da Facebook)

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