Travaglio chiede al governo di commissariare Lombardia e Piemonte

Ancora un duro attacco da parte di Marco Travaglio, rivolto soprattutto alla Regione Lombardia. Il direttore de Il Fatto Quotidiano, nell’editoriale di oggi – martedì 14 aprile – rinnova la sua battaglia contro la giunta guidata da Attilio Fontana per la gestione – che lui definisce una non gestione – dell’emergenza sanitaria. Il giornalista, alla fine, lancia anche un appello al governo: commissariare le Regioni (compreso anche il Piemonte, dove negli ultimi giorni si sono moltiplicati i contagi e le vittime) o, almeno, la loro Sanità.

LEGGI ANCHE > Travaglio contro Gallera: «Tra una televendita e l’altra si è accorto che poteva istituire la zona rossa ad Alzano e Nembro»

«Né si può lasciare il Piemonte in balla di una giunta di inetti che si ispirano all’unico modello da non seguire: quello lombardo. Non lo diciamo noi: lo dicono i medici, con denunce documentate a cui nessuno ha neppure tentato di replicare (se non col decisivo argomento che gli Ordini dei medici sono ‘al servizio del Pd’) – scrive Marco Travaglio nel suo editoriale -. La politica non c’entra nulla: c’entra la pelle dei lombardi e dei piemontesi e anche la sorte di un intero Paese ancora bloccato per i numeri spaventosi di quelle due regioni. Il governo, se può, pensi seriamente a commissariare le due Regioni, o almeno le loro Sanità allo sbando. Per il bene di tutti».

Marco Travaglio e il commissariamento di Piemonte e Lombardia

Non è la prima volta (e probabilmente non sarà neanche l’ultima) che Marco Travaglio attacca la Regione Lombardia per la sua gestione dell’emergenza sanitaria. Il direttore de Il Fatto Quotidiano sottolinea come da Attilio Fontana, passando per Giulio Gallera e tutti gli altri assessori, ci sia stata – finora – solamente una corsa allo scaricabarile su Roma, sottolineando come i vertici regionali non siano stati capaci di gestire nulla, fin dai primi giorni.

Gli errori

«Sono trascorsi quasi due mesi e non si può più accettare che Fontana si trinceri ancora dietro ‘il virus particolarmente violento in Lombardia’, perché la sua violenza è stata direttamente proporzionale a vari fattori – prosegue Travaglio -, in primis gli errori dei vertici sanitari della sua Regione: all’inizio (sull’ospedale di Alzano e la mancata zona rossa in Bassa Val Seriana), in seguito (con le Rsa e la rincorsa all’ospedalizzazione selvaggia) e oggi (zero strategie per aggredire l’emergenza)».

(foto di copertina: da Otto e Mezzo, La7)

Share this article