La storia che c’è dietro alla pagina Trashbiccis

Filippo Giudice è riuscito a tirare su un vero e proprio polo di opinione influente nelle notizie di gossip e tv

26/08/2023 di Gianmichele Laino

Immaginate di essere un bambino di nove anni che sogna, da grande, di diventare un professore di letteratura italiana. Che se ne va sulla veranda di nonna Dora a immaginarsi di fronte a una classe di 15-16 alunni, a fare l’appello con nomi e cognomi inventati che poi sono diventati – settimane dopo settimane – persone immaginarie ognuno con una propria storia scolastica. Pensate poi a quel bambino, un po’ di anni dopo, che scopre di avere un vero e proprio talento per i meme e che lo mette in pratica su una pagina Facebook da 4mila followers che si occupa di sottolineare gli aspetti più curiosi degli incontri di wrestling. Quel bambino diventa uomo: Filippo Giudice nasce, professionalmente parlando, come articolista freelance, in ambito gossip/intrattenimento/tv/serie tv e musica. Poi, s’inventa @trashbiccis, con il suo successo certificato da oltre 500mila followers. È tra le pagine italiane d’opinione sul mondo della tv, dello spettacolo e del gossip più influenti.

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Cosa fa Trashbiccis e cosa pensa del mondo del web

Energie positive da mandare all’universo, per fare in modo che queste ultime – prima o poi – tornino indietro. Un po’ come sostiene Barbara D’Urso, che è stata una delle prime fonti di ispirazione per Filippo Giudice e per il suo progetto. Un progetto che si sviluppa sui social network: meme, video, freddure, l’abbinamento perfetto tra una frase e un’espressione del volto. Scorrendo il suo feed, ci sono i grandi classici della televisione di intrattenimento made in Mediaset, ovviamente, ma – nell’ultimo periodo – c’è posto anche per Reazione a Catena, targato Rai. La televisione, del resto, è nazionalpopolare, unisce, traccia una linea dritta: piace a tutti e tutti se ne interessano. Tutti, attraverso i contenuti proposti da Trashbiccis, riescono a commentarla con il sorriso.

Ovviamente, sul web ci sono anche delle deviazioni. A volte manca quella che Filippo definisce “l’etica del giudizio”, con gli utenti che credono di poter sputare sentenze senza conoscere le persone, pazienti di una vera e propria pandemia digitale, che porta a criticare a tutti i costi. Ma nulla potrà mai allontanare Filippo dalla sua creatura, Trashbiccis, e da tutto quello che ha creato. Si fa così quando si costruisce – mattoncino dopo mattoncino – una piccola icona dei tempi moderni.

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