Il lato oscuro del tasto “modifica” di Twitter che il social network sta testando in queste ore

Dalla diffusione della disinformazione, fino a possibili tentativi di phishing: i possibili rischi di questa funzionalità tanto acclamata

02/09/2022 di Redazione

Come riportato da un tweet ufficiale e come sottolineato in un articolo del blog di Twitter, il social network sta finalmente testando, per alcuni utenti ristretti, il tasto edit di Twitter, ovvero quel sistema che permetterà di modificare un tweet anche dopo il suo invio. Si tratta di uno dei passaggi chiave per la storia del social network: da sempre gli utenti hanno chiesto una funzionalità del genere, che sembrava diventare molto concreta con la trattativa condotta da Elon Musk per l’acquisizione della piattaforma. Ora, Twitter ha annunciato che il tasto edit è in fase di testing.

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Tasto edit di Twitter, quali sono i rischi che si corrono

Le caratteristiche del tasto edit di Twitter potrebbero essere già quelle previste qualche tempo fa, quando si iniziò a fare qualche ipotesi in merito alla funzionalità. Innanzitutto, la possibilità di modificare un tweet già pubblicato potrebbe essere tale soltanto per i trenta minuti successivi alla pubblicazione stessa. Poi, il tweet modificato sarebbe contraddistinto da un flag particolare rispetto al resto dei tweet del feed, che mette in evidenza chiaramente il fatto che il tweet sia stato modificato. Cliccando su questo flag, di fatto, l’utente potrà avere accesso alla cronologia delle modifiche, in modo tale da rendersi conto delle ragioni per cui quel tweet sia stato modificato (un semplice errore oppure un modo per travisare completamente un messaggio). Twitter sta testando questa funzionalità proprio per comprenderne eventuali rischi.

E i rischi sono evidenti. Gli esperti sostengono che una funzione di questo tipo possa essere veicolo di fake news. Se una persona twitta una falsa informazione, quest’ultima ottiene un grandissimo engagement e poi la modifica dopo 10 minuti semplicemente per ritrattare o per veicolare un altro messaggio, ecco che questa potrebbe essere una stortura del tasto edit di Twitter. Allo stesso modo, un tweet particolarmente virale potrebbe diventare, nel giro di 30 minuti e in seguito a una modifica, un modo per fare phishing o per perpetrare delle truffe online. Ancora, un tweet dal potenziale impatto sulle borse potrebbe creare delle oscillazioni particolari sui mercati azionari, salvo poi – in seguito a una modifica – far tornare tutto come prima, non senza aver prima favorito gli speculatori.

Insomma, le ombre sono tante. Ed è possibile anche che Twitter limiti la funzione agli utenti di Twitter Blue, la versione pro a pagamento del social network. Ma non è detto. Ci sono anche delle possibilità che il tasto edit possa essere esteso agli oltre 230 milioni di utenti di Twitter. Sarà cosa buona?

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