C’era una app che metteva all’asta le donne musulmane

GitHub, venti giorno dopo l'apertura del portale, ha provveduto alla sua chiusura. Sulla piattaforma erano state condivise immagini e nomi con tanto di tasto "share" per Twitter

09/07/2021 di Enzo Boldi

Una sorta di “mercato” online, con foto e nomi di donne musulmane pubblicate sul web attraverso una app chiamata “Sulli deals“. Un’asta che poteva essere anche condivisa su Twitter attraverso un apposito “bottone” inserito proprio all’interno dell’applicazione mobile. È stata online per 20 giorni, anche se questa triste e assurda vicenda è diventata di dominio pubblico solo lo scorso fine settimana. Alla fine, fortunatamente, GitHub ha provveduto alla sua rimozione.

LEGGI ANCHE > Il 5 settembre chiuderà uno dei principali siti porno

Si chiamava Sulli Deals (inseriamo il nome solamente perché, dopo il provvedimento preso dall’azienda di hosting per i progetti di software e app la cui piattaforma è stata utilizzata per creare l’applicazione, nessuno può più accedervi), con un nome che faceva riferimento a un tipico epiteto volgare utilizzato per insultare ed etichettare le donne musulmane in India. E la denuncia è arrivata – attraverso Twitter – proprio da alcune donne vittime di questa macabra applicazione e da alcune giornaliste.

Ora, fortunatamente, cercando l’applicazione sul sito di GitHub troviamo questo.

Sulli Deals, la app che metteva all’asta donne musulmane

«GitHub ha politiche di vecchia data  contro i contenuti e i comportamenti che implicano molestie, discriminazioni e incitamento alla violenza – spiega l’azienda contatta da TheNextWeb -. Abbiamo sospeso gli account utente a seguito dell’indagine sulle segnalazioni di tali attività, che violano tutte le nostre norme». E la Polizia indiana ha avviato un’indagine, con tanto di avviso emesso nei confronti di GitHub, contro i creatori di Sulli Deals.

Share this article
TAGS