La petizione (un po’ confusa) promossa di Sasha Grey per chiedere giustizia per Umberto e Greta

L'attrice aveva già scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ora sta provando a mobilitare la sua community online di riferimento

09/07/2021 di Gianmichele Laino

La tragedia di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti – i due giovani travolti da un motoscafo sul Lago di Garda nella notte del 19 giugno scorso – ha colpito tante persone. Tra queste, anche l’attrice e streamer su Twitch Sasha Grey che, a quanto pare, era molto amica di Umberto Garzarella. Per questo motivo, sui suoi canali social, l’attrice è molto attiva per far sì che si possa avere giustizia per Greta e Umberto. A questo scopo, sta rilanciando una petizione – partita da un sottoscrittore terzo su Change.org – per chiedere l’introduzione in Italia del reato di omicidio navale, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema i legislatori.

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Sasha Grey e la petizione per Umberto e Greta

Dai suoi post sui social network, nonostante la giusta causa promossa, Sasha Grey sembra fare un po’ di confusione sull’episodio di cronaca e sui meccanismi propri della giustizia italiana. Nella petizione, infatti, si esplicita questo concetto: «Vogliamo giustizia per Greta e Umberto, chiediamo che le leggi vengano cambiate adesso e che i due colpevoli della loro morte vengano arrestati e paghino per quello che hanno fatto. Il sacrificio di queste due vittime deve avere un senso».

Ovviamente, la petizione risale a qualche giorno fa e – quindi – non prende in considerazione gli sviluppi della vicenda. I due presunti responsabili dell’omicidio di Umberto e Greta, infatti, risultano effettivamente indagati. Il 28 giugno, infatti, è stato spiccato a carico di Patrick Alexander Kasser – la persona che ha dichiarato di essere stato alla guida del motoscafo di proprietà di Christian Teismann (vicepresidente di Lenovo) – un mandato d’arresto internazionale. Inoltre, lo stesso Teismann risulta indagato, mentre un video pubblicato ieri dal Tg1 avanzerebbe dei sospetti anche sull’effettivo ruolo di quest’ultimo sul motoscafo di sua proprietà. Un intrigo internazionale, in effetti, che prevede il coinvolgimento anche di una figura di vertice di una multinazionale della tecnologia e del digitale. Ma che, in questo momento, è gestito dalla magistratura italiana che si appoggia ai propri colleghi tedeschi.

La petizione su Change.org

La petizione non manca di evidenziare che queste persone, presunte responsabili del duplice omicidio, abbiano lasciato l’Italia perché le leggi nautiche del Paese non sono adeguate. In realtà, il mandato d’arresto internazionale contraddice in parte questa affermazione. Inoltre, Sasha Grey – che ha rilanciato più volte la stessa petizione – sembra essere convinta che la raccolta di 50mila firme su Change.org possa essere sufficiente a convincere il parlamento italiano a legiferare sull’omicidio navale:

Ovviamente, non sono sufficienti 50mila firme su Change.org per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Quest’ultima, infatti, prevede la possibilità di raccogliere sì 50mila firme, ma autenticate fisicamente, in modo tale da poter essere presentate, in via ufficiale, alla Corte di Cassazione per una prima valutazione sulla loro veridicità e attendibilità. Ma Change.org è comunque estraneo da qualsiasi processo di questo tipo per limiti evidenti e intuitivi (non ultimo quello di poter firmare più volte a partire da account diversi legati alla stessa persona).

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