Da 200 donne famose lettera aperta contro abusi sui social

Tra le firmatarie Emma Watson e l'ex premier australiana Gillard

02/07/2021 di Redazione

Più di 200 donne di alto profilo hanno firmato una lettera aperta chiedendo azioni concrete per contrastare gli abusi sessisti sulle piattaforme social. La lettera – firmata, tra le altre, dall’ex prima ministra australiana Julia Gillard, l’ex tennista statunitense Billie Jean King e le attrici britanniche Thandiwe Newton ed Emma Watson – è stata diffusa al Generation Equality Forum delle Nazioni Unite di Parigi.

LEGGI ANCHE –> Vedova Nera: Emma Watson tra le protagoniste del film?

Le firmatarie hanno riportato dei dati secondo cui il 38% delle donne, a livello globale, ha sperimentato abusi online; una cifra che sale al 45% tra i giovani della cosiddetta Generazione Z e i Millennial.

«Come prima ministra dell’Australia, e come altre donne note, ho ricevuto regolarmente attraverso i social messaggi di carattere sessista e porno», ha dichiarato Gillard alla Bbc , aggiungendo di essere «arrabbiata e frustrata per il fatto che le donne debbano ancora affrontare questo tipo di abuso». La lettera è indirizzata agli amministratori delegati di Facebook, Google, TikTok e Twitter e chiede loro di “dare priorità urgente alla sicurezza delle donne sulle vostre piattaforme”. I vertici dei social hanno risposto con l’impegno a migliorare i sistemi di segnalazione degli abusi e a filtrare ciò che gli utenti vedono e chi può interagire con loro online.

«Con le loro risorse e la loro portata, queste società hanno il potere di frenare questi abusi e migliorare le esperienze online di centinaia di milioni di donne e ragazze», ha spiegato Azmina Dhrodia, Senior Policy Manager della Web Foundation. «Ora hanno la possibilità di lavorare con i principali esperti di diversi settori per co-creare soluzioni che possono portare ad un vero cambiamento. Gli impegni che hanno preso oggi dovrebbero essere celebrati come un trampolino di lancio per affrontare gli abusi contro le donne come priorità assoluta». «Non vediamo l’ora di lavorare con altri leader e aziende tecnologiche per rendere Internet un luogo più sicuro per tutte le donne nel mondo», ha commentato Antigone Davis, Global Head of Safety di Facebook.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

Share this article