Steve Jobs: ecco quello che non diciamo di lui

CINA E DINTORNI – Le fabbriche produttrici di componenti, partner di Apple, si trovano in Cina. Molte di queste non si fanno scrupoli ad impiegare adolescenti e ragazzini minori di 16 anni, imporre turni oltre la legalità e imporre uno stile di vita controllato in stile Orwelliano. Molti lavorano in laboratori che sembrano celle, hanno due pause da 10 minuti al giorno e sopportano temperature altissime senza aria condizionata. Jobs stesso è stato definito da alcuni partner come un tiranno: urlava, metteva le persone sotto pressione, le portava al massimo della sopportazione per ottenere la perfezione assoluta, senza mezzi termini, anche a costo di ferire e far soffrire. Sapeva ispirare, consigliare, ma anche intimidire, letteralmente terrorizzare, fino ad umiliare. Anche a livello privato, Jobs non è sempre stato perfetto: per due anni non ha voluto riconoscere la figlia Lisa, avuta a 23 anni da un rapporto poi conclusasi, diventando poi un padre dolce ed estremamente attento per tutti i suoi figli. Come ogni uomo, Steve Jobs è stato un genio brillante, ma anche un uomo vulnerabile, tirannico, prepotente, un artista e un arrogante, un tenero padre e un irresponsabile compagno. È stato umano, come tutti noi.

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