Francesco Boccia spiega la «risata» di Borrelli: «Ha sorriso perché dopo il primo click c’erano già dieci domande»
21/03/2020 di Gianmichele Laino
Prova a gettare acqua sul fuoco Francesco Boccia dopo le polemiche che lo hanno travolto per essersi presentato in conferenza stampa presso la Protezione Civile con una mascherina appoggiata all’orecchio, interpretata da qualcuno come una polemica con la Regione Lombardia che aveva ritenuto non adatte quelle stesse mascherine. Inoltre, i social network erano stati inondati anche dalle proteste degli utenti che avevano interpretato il sorriso di Angelo Borrelli – capo della Protezione Civile – come una mancanza di rispetto per le vittime dell’emergenza coronavirus.
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Spiegazioni Boccia sulla mascherina e sul sorriso di Borrelli
In realtà le spiegazioni Boccia sono arrivate in tarda mattinata, con un post su Facebook che punta a spegnere qualsiasi tipo di polemica: «Penso che in questo momento gli italiani abbiano bisogno di risposte e non di sterili polemiche. La mascherina che ho indossato durante la conferenza stampa è del tipo che indosso quotidianamente e che indossano i miei collaboratori». Nessun riferimento, dunque, alle polemiche con la regione Lombardia.
Il ministro degli Affari Regionali ha parlato di sciacallaggio sui social network – erano arrivate delle proteste anche da parte dell’alleato di governo Matteo Renzi, leader di Italia Viva – e ha provato a spiegare anche il sorriso di Angelo Borrelli: «Inutile e indegno lo sciacallaggio che leggo sui social su una cosa che facciamo ogni giorno dalla mattina alla sera. Borrelli sorrideva perché, dopo il primo click, c’erano già le prime dieci domande di medici volontari! Ma nemmeno in un momento così si riescono ad evitare polemiche inutili?».
Francesco Boccia era stato accusato di aver affrontato con superficialità gli inizi della conferenza stampa e a molti non era piaciuto lo scambio di battute con Borrelli e con i giornalisti in sala stampa. Tuttavia, come Giornalettismo aveva riportato, la frase sulle mascherine riguardava semplicemente il fatto di averla impiegata nella quotidianità: «queste sono quelle che usiamo noi ogni giorno» – aveva detto Boccia all’inizio della conferenza stampa.