Westworld: 10 motivi per amare lo show HBO

22/04/2018 di Redazione

L’imprevedibilità e la suspance

Ognuno singola puntata di Westworld fa mozzare il fiato, e stringere le dita, ti lascia con gli occhi incollati allo schermo. L’imprevedibilità e la suspance sono un elemento fondamentale nella serie. Guardando il telefilm, si rimane a bocca aperta in quanto niente è lasciato al caso.

I dettagli 

La mosca sul viso di Dolores. Tutto il telefilm si potrebbe basare solamente sul quella sequenza. I dettagli di Westworld sono talmente sottili, talmente eleganti, talmente nascosti che da soli potrebbero dare il via alla stagione successiva. Ogni puntata è un nuovo affascinante enigma che ti costringe a guardare e a rivedere ogni puntata con la massima attenzione, con la voglia di arrivare alla soluzione prima che questa ti si palesi davanti. Un capolavoro sia dal punto di vista visivo che narrativo.

I robot

Le foto promo della prima puntata di Westworld

Gli androidi, o residenti nel parco di Westworld, sono ovviamente l’attrazione principale, Dolores Abernathy (Evan Rachel Wood, finalmente pagata come i protagonisti maschi), Mavea Williams (Thandie Newton), Teddy Flood (James Marsden), sono alcuni degli androidi, appunto antropomorfi, residenti al parco. Loro tre sono i principali personaggi che creano “scompiglio al parco”. Gli attori sono riusciti a impersonare i loro ruoli in modo talmente bene che sono riusciti a rendere sia robotiche, sia umane i loro ruoli nei giusti momenti. Sono personaggi emotivi, umani e identici nei modi di fare agli umani che interagiscono con li umani che vanno al parco, danno modo agli ospiti di tirare fuori il loro “lato peggiore” e comportarsi come mai avrebbero fatto in altro luogo. Gli attori hanno avuto e avranno sicuramente la capacità di rivestire il ruolo degli androidi.
Bernard Lowe (Jeffrey Wright), Ashley Stabbs (Luke Hemsworth), Logan (Ben Barns) dei personaggi umani che per la maggior parte del tempo sembrano più robotici che esseri viventi. Riescono ma mantenere il parco nel migliore dei modi, attori scelti egregiamente, ognuno che recita il suo ruolo egregiamente.

La linea temporale

La linea temporale è divisa più volte, tra passato e presente, ciò stordisce gli spettatori che, inizialmente riescono a stare al passo con il telefilm, ma più si va più gli spettatori rimangono sconvolti.
Per questo noi vediamo due uomini: William e L’Uomo Nero che vivono due tempi differenti ma in verità è lo stesso uomo-androide che vediamo sia all’arrivo al parco, sia 30 anni dopo in cerca dell’entrata del parco che era stato creato all’inizio.

Anthony Hopkins alias Robert Ford

Le immagini della seconda puntata di Westworld

Sir. Philip Anthony Hopkins. Lo psichiatra assassino del “Silenzio degli innocenti”, Van Helsindg in “Dracula di Bram Stocker”, il narratore de “Il Grinch”, è stato Otello.
Premio Oscar, il Golden Globe nel 2006. Uno dei più grandi attori viventi.
Anthony Hopkins interpreta Robert Ford, uno dei fondatori di Westworld, un’interpretazione veramente magistrale che da sola può far entrare questo telefilm negli annali della HBO, e della storia del piccolo schermo.

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