Venezia 75: Suspiria, intervista con Luca Guadagnino e il cast

Abbiamo incontrato poi successivamente Luca Guadagnino, Tilda Swinton e Dakota Johnson.


Luca perché hai scelto la città di Berlino come sfondo per la storia di Suspiria?
Luca Guadagnino: “Abbiamo subito pensato alla stessa epoca, il punto è che il film di Dario e nella cosmogonia di friburgo. A noi piaceva l’idea di restare in Germania ed aprire alla Berlino divisa”
Le donne in Suspiria sono importanti, mentre c’è stata una polemica per la presenza di una sola regista donna in questo Festival. Le cose stanno cambiando?
Luca Guadagnino: “Questa domanda mi porta su un terreno scivoloso, vorrei evitare di dire banalità. Abbiamo grandi sguardi di cineasti uomini che hanno ritratto donne, ma anche donne che hanno ritratto uomini. Speriamo che noi come gruppo abbiamo dimostrato di essere liberi da forme di consuetudine”.
Tilda Swinton: “Voglio aggiungere che le donne dirigono film da tredici decenni, film bellissimi ma che vengono realizzati. Tra i grandi maestri abbiamo akira morotova morta qyesra’annk tra indifferenza, a differenza di come sarebbe per Scorsese. I loro film vanno fatti vedere, anche noi siamo state registe di questo film. Dobbiamo modificare l’approccio perché il cinema e uno stato libero
Puoi parlarci dell’uso dei colori in Suspiria?
Luca Guadagnino:”Il film si svolge in autunno tedesco raccontato in “Germania d’autunno” ad episodi. Era inevitabile per me e il direttore della fotografia concentrarci su questo. Volevamo pensare al film come ad un dipinto di Balthus, un maestro delle 50 sfumature di marrone”
Il Suspiria originale ti ha impressionato profondamente nell’infanzia, espandere il mondo di un film quanto è stato difficile?
Luca Guadagnino: “Per questo film abbiamo pensato molto all’anno in cui era uscito quello di Dario, l’autunno del conflitto in cui le generazioni si scontravano. Il film è stato un piacere farlo”.
Vorrei ci parlassi delle due madri da ucciderei in Suspiria, ognuno di noi avrà dato un senso diverso. Chi sono per te? Dario ha visto il film, che ne pensa?
Luca Guadagnino: “Dario lo ha visto. Non sono madri da uccidere ma è il concetto delle madri terribili. Ad inizio film c’è un quadrettino con una mano, mi piace pensare che suspiria non parli più di quella madre”
Puoi dirci qualcosa sul tuo amore per Dario Argento?
Luca Guadagnino: “Noi amiamo Dario non starei qui se non fosse per lui, sono uno stalker dei maestri filmmaker e Dario è uno di quelli. Dopo aver visto Suspiria ho iniziato a vedere altri film. Avevo 16 anni ed ero a palermo, qualcuno ha detto a mia madre di dirmi che c’era Dario A al ristorante e sono stato lì davanti alla finestra attaccato finchè non ha finito di mangiare”.
So quanto tieni alla parte musicale e all’energia che si sprigiona, quanto è stato importante avere Thom Yorke per la colonna sonora di Suspiria?
Luca Guadagnino: “Per me era fondamentale ci fosse Thom ha dare la voce musicale a questo film perché è la voce della mia generazione. La colonna sonora di Goblin ha inciso in modo fondamentale e volevamo un approccio altrettanto forte. Il tema del film c’è arrivato un mese prima di fare le riprese, se ripenso a Melissa P li fui obbligato a lavorare con un compositore ma non ho lavorato davvero con lui, con tutto il rispetto. Questa è la prima volta in cui posso dire di aver fatto io una colonna sonora originale”.
Avete l’aria di persone che si sono divertite molto facendo Suspiria, potete raccontarci qualcosa qualcosa?
Tilda Swinton: “È stato tutto molto divertente, ho amato il gruppo di lavoro. Quando siamo stati in Italia in un hotel a Varese era come stare in un asilo nido”.
Dakota, da spettatrice ama i film che terrorizzano? Che tipo di esperienza ti piace vivere al cinema?
Dakota Johnson: “Quello che mi piace sono i film che mi fanno provare qualcosa, a prescindere da quello che sono. Avere questo tipo di essere commossi. Questo r il tipo di cinema che mi piace fare”.
Luca Guadagnino cosa ha portato l’amore per Fabbinder nel tuo Suspiria?
Luca Guadagnino: “Mi piace pensare che gli shock emotivi provati con Fassbinder siano un cibo che mi permette di nutrirmi di un’intuizione, però sicuramente lui è stato uno dei più grandi nel raccontare la tridimensionalità dei personaggi femminili”.
Cosa puoi dirci del metoo e di come può influenzare il cinema?
Luca Guadagnino: “È molto interessante dal nostro punto di vista (dell’uomo europeo), guardare al movimento #metoo che è profondamente femminile e americano, evidenteente è stato uno spartiacque dal quale non si torna più indietro che ha investito le coscienze, suspiria è stato fatto prima e mi piace pensare che il nostro lavoro provenga sempre con un desiderio di non essere mai nella posizione di schiacciare l’altro con il proprio potere”
Sto vedendo tante saghe che non voglio vedere, mentre altre le vorrei continuare a vedere. Siamo tutti figli di qualcuno, tu lo sei di Dario. Vi piacerebbe immaginare un ipotetico franchise legato a suspiria, specie dopo la scena post credits con queste donne che tornano?
Tilda Swinton: “Tornano perché le donne non spariscono mai”
Luca Guadagnino: “Sì, perché non potremmo farlo?”

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