Venezia 75, La Favorita: Conferenza stampa del film con Emma Stone e Olivia Colman

La Favorita di Yorgos Lanthimos è una delle sorprese più belle di Venezia 75, ecco cosa ci hanno raccontato il regista e le protagoniste Emma Stone e Olivia Colman.

Yorgos Lanthimos, un habitué del Festival di Cannes sbarca a Venezia 75 con La Favorita, un film diverso da quelli che aveva fatto precedentemente e riesce a riscuotere consensi pressoché unanimi. La Favorita è un film in costume scritto divinamente e che punta sulla figura di tre grandi donne interpretate magnificamente da Olivia Colman, Rachel Weisz ed Emma Stone. Un triangolo comico è drammatico, antico e moderno al tempo stesso. Abbiamo avuto il piacere di incontrare il regista e il cast de La Favorita, ecco cosa ci hanno raccontato.

Cosa la ha spinta a raccontare questa storia de La Favorita?
Yorgos Lanthimos: “Una storia con personaggi molto complicati, questo mi ha attratto a volermi misurare in questa storia. Entrare in un film di costume crea una certa distanza che permette di vedere le cose più chiaramente. Abbiamo lavorato su questo film per 9 anni, abbiamo preso varie direzioni ma sapevamo sempre che volevamo focalizzarci su queste tre donne e volevamo esplorarle”.
Ha un ruolo in cui non parla molto ne La Favorita, la mimica è molto importante. Come si è trovata in questo tipo di recitazione?
Emma Stone: “Ho amato molto questo ruolo, non capivo molto all’inizio ma poi ho cominciato a capire che ci sarebbero stati più silenzi e sguardi. Sarei molto felice di fare un intero film in questo modo”.
Queste donne complesse sono davvero straordinarie, delle interpretazioni fantastiche. Come vedete la critica verso la regina? Emma sembra che ci sia qualcosa di molto diverso rispetto a quanto hai fatto fino ad ora?
Olivia Colman: “La regina è stata bellissima da interpretare, la regina Anna è una donna viziata che non ha fiducia in se è non sa se è amata davvero. Non me ne sono più curata ad un certo punto, era molto bello fare sesso con Emma Stone”
Emma Stone: “È stato bello anche per me fare sesso con te Olivia. Una donna che sopravvive e ha deciso di farlo, ha superato molte difficoltà e mi è piaciuto molto. Ero l’unica americana nel cast ed era una sfida anche avere l’accento giusto. L’altra sfida è stata anche respirare con quei costumi ma è stata davvero una gioia”.
Come avete trovato in La Favorita l’equilibrio tra la storia di un mondo di donne e le conseguenze storiche con la guerra?
Yorgos Lanthimos: “Era chiaro sin dall’inizio che volevamo focalizzarci su queste tre donne, le decisioni sulla guerra e la politica viste attraverso i loro occhi, non c’era bisogno di fare questa narrativa e la cosa importante era osservare queste donne in base alla loro opinione che cambiava di giorno in giorno. Queste persone possono prendere decisioni che cambiano la vita di milioni di persone, era piuttosto facile per noi focalizzarci”.

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La rivalità per il favore della regina in La Favorita è come quella nell’industria cinematografica?
Emma Stone: “Ci deve essere la rivalità, lo spirito combattivo ma questo succede in tutti i settori. Non avevo mai pensato a questa analogia con l’industria cinematografica, ho cominciato a pensarci da ieri dopo una domanda”.
Stai recitando due regine in un anno (Oltre a La Favorita anche The Crown 3 ndr), come le hai trovate?
Olivia Colman: “È fantastico e molto divertente fare due regine. Sono due regine molto simili e questa è la cosa positiva, abbiamo iniziato le riprese di the crown e mi diverto moltissimo spero di non deludervi, non riesco a fare un confronto anche se pensò che la regina Elisabetta non abbia imparato nulla dalla regina anna”.
Può parlarci dell’uso del guardandolo nel film?
Yorgos Lanthimos: “Il film dipende molto dal gusto personale, a volte è molto estintivo e le cose si sentono giuste. Sto sperimentando sempre di più uso del guardangolo, pensavo che questo fosse il film giusto per portarlo all’estremo e dimostrare la contraddizione anche visiva tra le figure e gli ambienti molto vasto. Questa giusta opposizione tra figure e contesti è stata l’ambiente ideale per usarlo. Non è comune vedere un film così, ma a me è sembrato giusto. Ci sono elementi anche dei secoli precedenti, ma mi sembrava contemporaneo a quel periodo storico”.
Ci sono novità per un ritorno in Grecia? Può paragonare il suo lavoro all’estero e in Grecia?
Yorgos Lanthimos: “Me lo ha chiesto più volte anche in altri festival, al momento rispondo che se trovo la storia giusta da raccontare in greco e un ambiente greco tornerò molto volentieri. Più lavoro fuori dalla Grecia e più mi sento greco, è vero che persone con culture e mentalità differenti lavorano in modo diverso, io sono molto particolare e quando ho iniziato i film dipendeva molto dalla felicità delle persone che li facevano soltanto per farli. Avevo persone che lavoravano gratuitamente e prestavano le loro case, questo è molto distante da un film in costume. Non sto dicendo che un modo sia meglio di un altro, ma devo dire che ho imparato tante cose in Grecia ed è difficile mantenerle in un ambiente professionale e meno spontaneo. Sono ambienti estremamente diversi, detto questo non ha molto senso lavorare nello stesso modo di quando ho cominciato pensando anche alla tipologia dei film che ho realizzato”.

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La scenografia in La Favorita è eccellente, può parlarci del lavoro su questo aspetto?
Yorgos Lanthimos: “Tutti questi posti che abbiamo visto in periodi diversi sono pieni di oggetti, abbiamo dovuto svuotarli e concentrarci sui personaggi femminile rendendoli molto semplici nel rapporto con lo spazio in cui parlavano. Le riprese sono in contrasto, questo promuove anche un senso di claustrofobia”.
Il film può essere una riflessione sul movimento metoo?
Yorgos Lanthimos: “È iniziato 9 anni fa. L’aspetto positivo è che si concentra su tre figure femminili e le abbiamo tappresentate come esseri umani. Le donne sono fidanzate, oggetto di desiderio spesso mentre qui la cosa positiva è che abbiamo dato un piccolo contributo facendo vedere che sono donne fantastiche come ogni altro essere umano”.
Ci può spiegare l’immagine dei conigli ne La Favorita?
Yorgos Lanthimos: “C’è una relazione tra uomini e animali, non so quale. Io credo che abbiamo una relazione molto strana con gli animali, li uccidiamo per mangiarli. È un rapporto molto strano quello con animale, ma c’è una relazione”.
Il rapporto tra i vostri personaggi Emma è così naturale ne La Favorita e lo rende uno dei punti di forza, come lo avete trovato?
Emma Stone: “Noi abbiamo seguito la sceneggiatura e gli ordini Yorgos, abbiamo fatto delle prove tre settimane prima e non era una cosa molto tradizionale. Abbiamo fatto un sacco di cose tutti insieme, anche cose imbarazzanti e ridere insieme creando l’atmosfera giusta. Mi sono sentita a mio agio grazie all’ambiente che si era creato anche nel fare sesso con i miei colleghi attori”

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