The Handmaid’s Tale 3×05: Recensione episodio “Unknown Caller”

20/06/2019 di Redazione

Ecco la nostra recensione delquinto episodio della terza stagione di The Handmaid’s Tale dal titolo “Unknown Caller” (Numero sconosciuto).

Dopo il rilascio, della settimana scorsa del quarto episodio di The Handmaid’s Tale 3 (qui la nostra recensione) sulla piattaforma streaming Hulu, e in Italia su TimVision, questa settimana è arrivato il quinto episodio dal titolo “Unknown Caller” (Numero sconosciuto). Ecco la nostra recensione.

The Handmaid's Tale 3x05
The Handmaid’s Tale 3×05

The Handmaid’s Tale 3×05: Recensione episodio “Unknown Caller”

Ho impiegato molto tempo per capire come impostare questa recensione. Il problema principale di questa terza stagione di The Handmaid’s Tale è che non decolla, non ce la fa. Sebbene l’aspetto emozionale rimanga ancora oggi uno dei componenti fondamentali di questa serie distopica, riuscendo a regalare allo spettatore un tumulto di emozioni, c’è la sensazione continua che manchi qualcosa.

La struttura narrativa sembra arenata. Comprendo benissimo che la vera rivolta, ha bisogno di una preparazione per riuscire ad arrivare meglio allo spettatore. Ma, dopo cinque episodi, sembra sempre che siamo tornati ad un punto di partenza.

Nella serie, si parla molto delle lotte che si stanno svolgendo a Chicago. Ancora non è stato mostrato nulla, siamo ancora su una partizione bilaterale : Gilead e il Canada.

Ora non voglio assolutamente dire che questo quinto episodio di The Handmaid’s Tale 3 sia inguardabile, o qualitativamente basso, è solamente statico, troppo statico. Con questo non voglio dire che non valga la pena che venga analizzato, anzi, riesce comunque ad offrire degli spunti interessanti su cui riflettere.

The Handmaid’s Tale 3x05
The Handmaid’s Tale 3×05

Serena #NeverAJoy, che cavolo stai combinando?

Vi ricordate, quando settimana scorsa vi avevamo detto che se The Handmaid’s tale insegna qualcosa, è che quando si tratta di Serena #Never A Joy, niente si può dare per scontato? Ed eccoci arrivati all’ennesimo attacco di bipolarismo acuto, dove l’incoerenza di questo personaggio regna sovrana.

Serena ha bisogno di vedere ancora Nichole, il che è del tutto comprensibile, decide di andare in Canada per rivedere la piccola creatura, ci va da sola, fin qui tutto normale. Se non fosse per il fatto che le viene data ancora una volta la possibilità di fuggire da Gilead, di rifarsi una vita in completa libertà. Forse, se fosse rimasta, avrebbe perfino potuto avere un rapporto con Nichole. E invece no, doppiogiochista al massimo, prima decide di consegnare a Luke il pacchetto che June le aveva fatto recapitare (non pensate minimamente che l’abbia fatto per bontà d’animo, ha solo ripagato il debito con June, quando nell’episodio lei le ha detto “Voglio che tu mi sia debitrice”, ecco non lo sono più) e poi, non solo sceglie deliberatamente di tornare a Gilead, ma adesso vuole combattere per riprendersi la bambina.

Ci rendiamo conto?

L’incoerenza sua grande amica e consigliera. D’altronde con questo personaggio è così, un minuto riesci a compatirla e a soffrire con lei, quando viene frustata dal marito o quando le viene tagliato un dito o quando decide di far scappare Nichole da Gilead per permetterle di avere una vita migliore e il minuto dopo torna l’odio e il disprezzo nei suoi confronti, lo stupro forzato a June la propaganda per Nichole.

The Handmaid's Tale 3x05
The Handmaid’s Tale 3×05

La Propaganda in The Handmaid’s Tale 3

Sul finire del quinto episodio di The Handmaid’s Tale 3, abbiamo assistito dentro Gilead a quello che a tutti gli effetti è un video di propaganda.

Questo momento mi ha ricordato uno di quei video girati dalla regista Leni Riefenstahl. Per chi non la conoscesse è stata un’ autrice di film e documentari che esaltarono il regime nazista. I video all’interno dei campi di concentramento, quelli che mostravano le donne, gli uomini e i bambini ebrei, in un ambiente felice, pieno di gioia e di cibo. Conosciamo bene la realtà dei fatti.

Così come conosciamo bene la vita all’interno del regime di Gilead, la vita delle ancelle, delle Marte e delle economogli. La vita di tutte le donne e tutte le loro privazioni.

E così, assistiamo ad un quadretto familiare, dove June è di nuovo con i Waterford, vestita di tutto punto, accuratamente minacciata da Zia Lydia. Deve mostrare il suo sostegno a Fred e a Serena, chiedendo di riconsegnare a Gilead la piccola Nichole. Si torna di nuovo al punto di partenza.

Continua a pagina due per sapere di Luke e June in questo quinto episodio di The Handmaid’s Tale 3

Share this article