Ogni Giorno: il Quantum Leap dell’amore – recensione

12/06/2018 di Redazione

Ogni Giorno, da un romanzo di grande successo, un’originale storia d’amore con protagonista Angourie Rice, diretto da Michael Sucsy. Cosa può succedere se ogni giorno la persona che amate si risveglia in un’altro corpo.


Basato sull’acclamato best-seller del New York Times, Every Day, di David Levithan, Ogni giorno racconta la storia di Rhiannon, una ragazza di 16 anni che si innamora di un’anima misteriosa chiamata “A”, che abita ogni
giorno un corpo differente. Grazie alla loro sintonia, Rhiannon e A cercano di incontrarsi tutti i giorni, senza sapere chi o cosa avranno di fronte il giorno successivo. Col crescere del loro sentimento, realizzare di dover amare una persona differente ogni 24 ore diventa sempre più impegnativo, fino a quando saranno costretti a prendere una decisione che cambierà per sempre le loro vite.
Ogni giorno, diretto da Michael Sucsy, affronta un tema molto caro alla fantascienza e al fantasy, quello di incarnarsi in un’altro corpo. Nel nostro caso caso non si parla di un fantasma né di un’alieno. I fan della serie tv Quantum Leap potranno pensare che il giovane A altro non sia che il figlio del dottor Samuel Beckett, che saltava di vita in vita nel tempo aiutando le persone, mentre nel nostro caso A orbita attorno alla giovane Rhiannon, saltando di corpo in corpo e conducendo un’audace relazione con la giovane, sia che abbia le fattezze di un ragazzo o di una ragazza.
Il risultato finale è una piacevole commedia definita in gergo USA Young/Adult, ma una volta tanto lo spettatore non potrà non rimanere colpito dall’originalità. Film destinato ad un pubblico adolescenziale  che piacerà anche agli adulti nostalgici di un certo cinema anni’80 o serie tv anni ’90.

Interpretato alla perfezione dalla giovane Angourie Rice (These Final Hours – 12 ore alla fine e The Nice Guys al fianco di Ryan Gosling e Russel Crowe), la pellicola come il libro tiene fede alla storia, affiancando poi uno stuolo di co-protagonisti, che di volta in volta interpretano A, tra cui spicca  Justice Smith, mentre una solida professionista come Maria Bello interpreta il ruolo della madre di Rhiannon.

La forza del film non risiede nel romanticismo,bensì attraverso la scelta della protagonista che in breve si innamora del misterioso A, qualsiasi corpo abiti, sia che si abiti il corpo di  un grassone di colore, di una giovane cameriera o un’attraente ragazzo. Il messaggio della pellicola sta proprio nella sua semplicità, ci si innamora della persona per quello che rappresenta e  che ci può dare, non del suo aspetto fisico, anche se la nostra protagonista non neghi che “aiuti” in certe “faccende.”

In conclusione  un film decisamente consigliato per stemperare la calura estiva e portare il proprio corpo dentro una sala cinematografica. Forse al termine della proiezione potrete incontrare il vostro A o la vostra B con cui passare il resto della vostra vita, o molto più semplicemente desiderare anche voi di saltare in un corpo differente, alla ricerca della felicità.
[yasr_overall_rating]

 

Share this article