La Conseguenza: Recensione del film con Keira Knightley e Alexander Skarsgard

21/03/2019 di Redazione

La Conseguenza, pellicola diretta da James Kent con protagonisti Keira Knightley, Jason Clarke e Alexander Skarsgard, nelle sale italiane da oggi 21 marzo 2019. Ecco la nostra recensione!

In uscita oggi 21 marzo 2019 La Conseguenza (titolo originale The Aftermath), il nuovo film diretto da James Kent prodotto da Ridley Scott con protagonisti Keira Knightley, Jason Clarke e Alexander Skarsgard. La sceneggiatura è stata affidata a Joe Shrapnel, Anna Waterhouse e Rhidian Brook, autore dell’omonimo romanzo del 2013 da cui è stato adattato il film

La conseguenza

La Conseguenza: Recensione

Partiamo subito col dire che il titolo del film La Conseguenza risulta particolarmente azzeccato, non è da prendere in considerazione singolarmente perchè racchiude in se i molteplici aspetti, situazioni legate ai protagonisti di questa storia.

Ambientato nel 1946 in una città, Amburgo, completamente devastata dai bombardamenti britannici. Non è solamente la città ad essere distrutta, lo sono anche le persone, quelle che non hanno più nulla, quelle che cercano invano di avere notizie dei propri cari (a cinque mesi dai bombardamenti si contavano ancora 25.000 dispersi), e quelle che devono vivere con il dolore per le loro perdite, ma soprattutto con le conseguenze della guerra.

Uno dei punti focali su cui si è concentrato maggiormente James Kent è il lutto e come viene vissuto dai personaggi.

La Conseguenza
La Conseguenza

Troviamo un marito, Lewis Morgan, colonnello militare britannico, che ha scelto di dedicare tutte le sue energie al lavoro, vuole mantenere l’ordine all’interno della città cercando di sradicare tutte quelle persone rimaste fedeli a Hitler. La dedizione al lavoro è il modo in cui Lewis fugge dal dolore, non vuole affrontare “La Conseguenza” della perdita di suo figlio, la sofferenza è talmente dilaniante che lo rende incapace di esternarla, risultando freddo ed emotivamente distaccato, soprattutto nei confronti di sua moglie, Rachel Morgan.

Ma se Lewis è un uomo di ghiaccio, Rachel è una donna con un disperato bisogno di aprirsi, di buttar fuori quella disperazione, quel dolore. Invece a causa di suo marito è costretta a soffocarlo a reprimerlo, ritrovandosi a piangere in silenzio. Una donna sola, trascurata, in balia delle decisioni del marito, che non solo ha scelto di trasferirsi ad Amburgo, occupando una Maison rimasta illesa dai bombardamenti, ma ha anche permesso che l’architetto Stefan Lubert e sua figlia Freda (i precedenti proprietari), restassero a vivere in quella casa con loro.

E qui arriviamo a parlare di Stefan Lubert, un uomo solo, vive il dolore per morte della moglie, rimasta uccisa durante i bombardamenti. Un uomo che fa di tutto per proteggere sua figlia, un uomo che pur non essendo un nazista, non era iscritto al partito eppure deve fare i conti con l’occupazione della sua casa e con la continua ostilità di Rachel,
sta pagando La Conseguenza di essere nato tedesco.

La Conseguenza

Ostilità che si trasforma troppo rapidamente in una travolgente passione. Ed è proprio questa velocità a rendere la scena del primo bacio tra Stefan e Rachel apatica, completamente priva di emozioni, quasi senza senso. Sarà che trovarsi di fronte un uomo come Alexander Skarsgard, la cui
innegabile bellezza nordica, unita ad uno sguardo e un sorriso disarmante, farebbe vacillare la volontà di qualunque donna, anche la più virtuosa e devota, ma come disse lo storico greco antico Erodoto : “La fretta genera l’errore in ogni cosa.” 

Quello che c’è tra Stefan e Rachel non è una storia d’amore, il film La Conseguenza non vuole raccontare una storia di infedeltà, forse mi sbaglio ma voglio credere che il regista, abbia preferito puntare sul bisogno di colmare quella profonda carenza affettiva, causata dalle perdite che i protagonisti hanno subito, e che l’adulterio, sia solo un mezzo per ritrovare la voglia di ricominciare a vivere, la voglia di ripartire da “Stunde Null” dall’ora zero come dice Stefan.

La Conseguenza
La Conseguenza

La Conseguenza: Conclusioni

In conclusione possiamo dire che il film La Conseguenza non spicca certo di originalità, troppe le scene scontate, già viste in altri film, come ad esempio l’infatuazione di Freda per il bad boys di turno ricorda molto Liesl e Rolf in “Tutti insieme appassionatamente”. Se poi consideriamo la totale mancanza di pathos in alcuni momenti chiave che lasciano lo spettatore con l’amaro in bocca, è lecito pensare che il team degli sceneggiatori e il regista avrebbe potuto fare di più.

Ma non sono tutte negative le nostre note, vogliamo elogiare alcuni aspetti come la fotografia, semplicemente meravigliosa con la giusta alternanza dei toni caldi e freddi a seconda del momento, i costumi eccezionali di Bojana Nikitović, perfettamente in stile anni quaranta ma che, allo stesso tempo, possono essere indossati ai giorni nostri e, naturalmente, l’interpretazione dei tre protagonisti per essere riusciti interamente a trasmettere le loro sofferenze, le loro angosce, in particolar modo la recitazione impeccabile di Jason Clarke soprattutto nel finale ( che ovviamente non vi sveleremo)

Di seguito il trailer ufficiale del film La Conseguenza


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