Ian McKellen sulle accuse a Singer e Spacey: “Io sempre ammesso di essere gay, magari mi arriveranno accuse”
03/03/2019 di Thomas Cardinali
Sir Ian McKellen ha sempre dichiarato apertamente la sua omossessualità e in una recente intervista ha parlato delle accuse di molestie arrivate a Bryan Singer e Kevin Spacey.
Il mondo del cinema è stato sconvolto dal metoo e dal caso Weinstein, ma anche dallo scandalo molestie che ha colpito Kevin Spacey distruggendo la carriera di uno dei più grandi attori contemporanei. Il premio Oscar fu anche cancellato dal film “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott a riprese già ultimate, con tutte le scene che vennero rigirate da Christopher Plummer.
Un momento davvero basso per il mondo del cinema di cui ha parlato anche Sir Ian McKellen, icona del mondo LGBT, che, intervenendo qualche giorno fa al National Student Pride 2019 presso la University of Westminster di Londra, ha risposto in modo sarcastico che si aspetta presto anche lui delle denunce per molestie:
“Francamente sto aspettando il momento in cui qualcuno mi accuserà di molestie per poi domandarmi fra me e me se magari stanno mentendo o se sono io che me lo sono dimenticato!”
Parlando poi nello specifico delle accuse rivolte a Kevin Spacey e al regista Bryan Singer, che con lui ha lavorato nella saga degli X-Men e che non è stato invitato neppure agli Oscar dove il suo “Bohemian Rhapsody” ha vinto quattro statuette, Ian McKellen ha dichiarato:
“Secondo me molti dei problemi avuti da Singer e Spacey sono nati dal fatto che hanno sempre tenuto nascosto il loro orientamento sessuale. E quindi tutti i loro problemi in quanto individui e le stesse relazioni che hanno avuto con altra gente, se fossero stati in grado di parlare apertamente di loro stessi e dei loro desideri, forse non avrebbero iniziato a ‘molestare’ le persone nel modo riportato dalle varie accuse”.
Ian McKellen entra poi in un campo molto più spinoso, ovvero sulle ripercussioni sulla carriera lavorativa degli accusati che sono stati esclusi dal mondo del cinema (per il momento):
“La questione poi dell’obbligarli a smettere di lavorare credo sia discutibile. Penso che dipenda dal pubblico. Vuoi di nuovo vedere qualcuno che è stato accusato di qualcosa che non approvi? Se la risposta è no, allora non comprerai il biglietto e non accenderai la Tv. Ma potrebbero esserci anche delle persone che non tengono in considerazione questa storia. Ed è difficile dividere tutto esattamente in bianco o nero.”
Ian McKellen conferma ancora una volta di essere prima che un attore immenso sopratutto un grandissimo essere umano.