Dolceroma: Recensione del film di Fabio Resinaro con Luca Barbareschi e Lorenzo Richelmy
05/04/2019 di Thomas Cardinali
Fabio Resinaro dirige “Dolceroma”, un mix di generi tra commedia e noir con protagonisti assoluti Luca Barbareschi e Lorenzo Richelmy. La nostra recensione.
Dopo le felici esperienze di “Mine” e “Ride” Fabio Resinaro ha accettato di dirigere da solo e senza Fabio Guaglione “Dolceroma”, una commedia sui rapporti del potere che sfrutta il mondo del cinema come metafora in un mix di generi che spazia fino al noir. Un film ambizioso, quasi sperimentale per gli ultimi anni del cinema italiano e già per questo va un plauso ad uno dei più giovani ed interessanti autori nostrani.
Fabio Resinaro si è basato sul libro “Dormiremo da vecchi” di Pino Corrias, con la presenza al soggetto di Fausto Brizzi ormai tornato in grande evidenza e ogni presente negli ultimi film in uscita . “Dolceroma” è un film con alcune soluzioni che forse non convincono appieno. Lo spettatore non scende quasi mai da una narrazione spesso folle, soprattutto nella caratterizzazione di Luca Barbareschi per Oscar Martello. Visivamente è a tratti molto suggestivo, nello stile che già ci avevano fatto vedere in “Ride” i due Fabio.
Andrea Serrano (Lorenzo Richelmy) è un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. L’opportunità arriva grazie al produttore cinematografico, Oscar Martello (Luca Barbareschi), che ha deciso di portare sul grande schermo il suo romanzo d’esordio “Non finisce qui”, basato sulle confessioni che boss mafiosi gli hanno fatto mentre lavava cadaveri nel suo “primo lavoro”.
Il regista del film è disastroso e c’è un solo folle modo per salvare il film: simulare il rapimento della protagonista, Jacaranda Ponti (Valentina Bellè). Il distributore Remo Golia (Armando De Razza) e la facoltosa consorte (Claudia Gerini) non fanno altro che ricordargli come non possa permettersi di fallire con questo film. Nei piani il rapimento dell’attrice da parte della criminalità organizzata farà impazzire i media e il film sarà leggenda ancor prima di arrivare in sala. Qui arriva la svolta noir dato che tutto degenera e la situazione diventa scottante per l’ispettore Raul Ventura (Francesco Montanari). Nulla è come sembra in “Dolceroma”, dove alla fine la dolcezza resterà solo nel miele che produce il personaggio di Claudia Gerini.
Una colonna sonora funzionale, delle belle immagini e un ritmo a tratti vivace però non bastano per rendere “Dolceroma” un grande film come le premesse ci avevano illuso. Si tratta di un buon prodotto, che però ha dei chiari limiti nella cura dei dialoghi spesso elementari e banali. Un peccato, anche se già si parla di un sequel in caso di risposta positiva al box office.
“Dolceroma” è in sala dal 4 aprile.