Chicago Med 3×13 – Recensione: La libertà di scelta

La libertà di scelta nel nuovo episodio di Chicago Med 3

E in questo mare di lacrime e ‘mai una gioia’, l’episodio di Chicago Med ci porta anche da una madre… che non sapeva di essere una madre. Adesso mi domando e dico, come è possibile tutto ciò? Anche a Chicago le mamme sanno di non essere mamme. Ma il sorriso è arrivato in ogni caso. In primis, Noah. Sarà il sorriso simpatico, sarà la sua voglia di diventare un grande medico e la sua dolcezza. Ma questo ragazzo riesce a farmi sorridere ogni volta. Anche mentre una paziente vomita sul suo viso mentre io potrei seguirla due secondi dopo.
E alla fine di questo episodio di Chicago Med arriva anche quell’unica coppia per cui faccio il tifo nonostante una metà mi dia fortemente sui nervi. Ethan porta sua sorella alla festa della nipote di April. Pochi intimi, e meno male. Il Dr. Choi ha deciso di dare una possibilità a quella parte della sua famiglia che più volte lo ha ferito. A quanto lo danno il prossimo mai una gioia a lui dedicato?

E poi ci sono loro. Sarah Reese e il Dr. Charles che continua a proteggerla da quel padre che solo adesso ha iniziato a vedere. Ma le cose non sono bianche o nere. E’ suo padre, è tornato nella sua vita dopo 20 anni, ed è maledettamente difficile non aggrapparsi alla speranza che sia diverso. Che voglia realmente conoscerla e stare con lei. Sarah non ha firmato i documenti per il prestito. Daniel Charles è riuscito a farle aprire gli occhi dal punto di vista clinico. Ma il lato emotivo, quella è tutta un’altra storia.
Chicago Med porta ancora storie importanti, dove non sempre è facile capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Il paziente del Dr. Rhodes aveva bisogno di un cuore, ma è giusto manipolare la lista trapianti? Quella madre voleva solo proteggere suo figlio, ma siamo sicuri che Will abbia sbagliato nel chiamare la polizia?
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