Salvini non si ferma più, la Lega doppia Forza Italia: 7 sondaggi a confronto
15/05/2018 di Donato De Sena
Ma alla Lega conviene, in termini di consenso, andare al governo con il Movimento 5 Stelle o fare l’opposizione a un governo del Presidente? E in caso di elezioni in autunno, dopo la riabilitazione di Silvio Berlusconi, il partito di Matteo Salvini riuscirebbe a ripetere il sorpasso su Forza Italia? Ovviamente una risposta certa a questi interrogativi non può esistere, soprattutto se si considera quanto si sia dimostrato fluido l’elettorato italiano negli ultimi anni, dal sorprendente boom del M5S nel 2013 in poi. Tuttavia, una chiara indicazione di come stiano andando le cose arriva dai sondaggi sulle intenzioni di voto che regolarmente effettuano per tv e giornali alcuni dei più noti istituti demoscopici italiani.
Sondaggi: Lega tra il 21 e il 25,5%, Forza Italia tra il 9,8 e il 13
Ebbene, a guardare quei numeri risulta evidente che, dal voto dalle Politiche del 4 marzo ad oggi, il Carroccio non ha interrotto la sua ascesa alla guida del centrodestra, proseguendo l’erosione del consenso degli alleati (qui le rilevazioni di inizio maggio). Stando ai sondaggi realizzati tra il 7 e il 13 maggio da 7 diversi autori, Istituto Piepoli, Tecnè, Emg Acqua, Euromedia Research, Demopolis, Ixè ed Swg, la Lega, che alle urne ha ottenuto il 17,4%, è salita al 22,9% di media di consenso muovendosi tra il 21 e il 25,5%. Si tratta di un piccolo passo in avanti rispetto a quanto avevano segnalato gli stessi sondaggisti fino a una settimana fa. Per Euromedia il balzo è stato di un punto percentuale, per Swg di 1,1 punti. Ma il dato più significativo è la distanza con Forza Italia. Se da una parte cresce il partito di Salvini, dall’altra subisce un’ulteriore piccola flessione quello di Berlusconi. Dal confronto dei sette sondaggi vien fuori per gli azzurri una media dell’11,8% di preferenze: circa la metà dei leghisti. Dopo il 14% raccolto il 4 marzo Fi oggi nei sondaggi non supera mai il 13. Resta stabile Fratelli d’Italia, che oscilla tra il 3,8 e il 4,8%, in linea con il risultato delle elezioni.
Pd e Leu non risalgono
Per quanto concerne l’intera coalizione, nel complesso il centrodestra in due mesi ha conquistato altri due punti di consenso. Forza Italia, Lega, Fdi e gli alleati di Noi con l’italia, dopo il 37% delle Politiche, vengono stimati oltre il 40% in tre casi su sette. È stabile invece il M5S. Il partito di Luigi Di Maio varia dal 30,8 al 34%. La media è del 32,1: mezzo punto in meno del 32,7 delle urne. I segnali sono preoccupanti per sinistra e centrosinistra. Il Partito Democratico, dopo il 18,7% del 4 marzo, oggi non va oltre il 18,2% di media. Oscilla tra il 17,5 e il 19%. Liberi e Uguali, 3,4% alle elezioni, si muove invece ra il 2,5 e il 4,3% con una deludente media del 3,1. Il baricentro della politica italiana è più che mai spostato a destra.
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)