Si fa presto a dire “Open to Meraviglia”

Giornalettismo non si è fermato alle polemiche (legittime) degli ultimi giorni e ha deciso di approfondire la questione dal punto di vista tecnico. Partendo dai problemi del sito del Ministero del Turismo

01/05/2023 di Redazione Giornalettismo

In questo articolo non leggerete delle polemiche (legittime) che si sono scatenate nell’ultima settimana sulla campagna “Open To Meraviglia” lanciata dal Ministero del Turismo. In questo articolo leggerete qualcosa di cui si è parlato poco e che va di pari passo a questa iniziativa che ha provocato moltissime reazioni.  Tutto parte dai problemi presenti sul sito del dicastero guidato da Daniela Santanché. Dal carosello di immagini realizzato utilizzando un codice HTML non corretto in termini di fruizione da parte dell’utente, al portale che non è stato ottimizzato per la versione mobile.

Open to Meraviglia, i problemi del sito del Ministero del Turismo

Una lunga serie di problematiche che derivano da un qualcosa di certificato anche dall’AGID: sul portale non è stato effettuato il test di usabilità.  Giornalettismo ha deciso di approfondire confrontandosi con alcuni sviluppatori per capire il vulnus di questi problemi. Non solamente in termini di utilizzo da parte degli utenti-cittadini, ma anche per quel che riguarda la sicurezza informatica. Anche perché, il sito del Ministero del Turismo utilizza numerosi plugin, utilizza il CMS open source (gratuito) WordPress e l’hosting provider Aruba.

E la campagna di promozione del turismo in Italia come sta andando? Sui social, in particolare su #Instagram, sembra che il profilo ufficiale legato a Open to Meraviglia sia seguito da moltissimi profili bot.

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