A testimoniare il crollo dell’engagement delle sex worker su Twitter ci sono i numeri

Cosa sta succedendo agli account dei sex worker che utilizzano X come trampolino di lancio per far approdare gli utenti su Onlyfans?

16/10/2023 di Ilaria Roncone

Il grande problema della disinformazione e della propaganda che si diffondono su Twitter – particolarmente evidente nell’ultimo periodo con la questione israelo-palestinese – viene affrontato da Twitter limitando la diffusione dei contenuti dei sex worker. Ebbene sì. Considerato tutto ciò di cui dovrebbe occuparsi la moderazione di X, la verità è che a vedere un calo delle interazioni accertato e condiviso sono stati solamente i sex worker e le sex worker che – da un po’ di tempo a questa parte – hanno notato come i loro account siano stati limitati in termini di persone raggiunte e nascosti nella barra di ricerca.

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La moderazione delle sex worker su Twitter

La situazione è stata tratteggiata da Rolling Stone che, negli scorsi giorni, ha avuto modo di parlare con oltre una decina di lavoratrici del sesso che hanno riferito cosa sta succedendo ai loro account. Partiamo da un presupposto: Twitter, tra tutti i social, è sempre stato (ne avevamo parlato intervistando anche un uomo gay che ci aveva spiegato come funziona) il veicolo perfetto per pubblicizzare un account Onlyfans poiché permette la pubblicazione di materiale esplicito con rimando diretto ad altre piattaforme.

La situazione sembra essere cambiata di colpo. Le persone con cui ha parlato Rolling Stone raccontano che l’engagement è letteralmente crollato, con i loro account che hanno smesso di comparire nella barra di ricerca e con messaggi da Twitter che spiegano che la portata dei loro account è stata limitata.

Le testimonianze

Mentre ancora non è chiaro di che cosa possa trattarsi, riportiamo alcune delle testimonianze di sex worker che – attraverso la loro esperienza – possono spiegare quale sia l’andamento attuale. Partiamo dalla notifica ricevuta da alcuni degli account presi in causa: «Abbiamo aggiunto un’etichetta al tuo account che potrebbe avere un impatto sulla sua portata». La spiegazione che viene fornita facendo tap sulla notifica è la seguente: «Abbiamo scoperto che il tuo account contiene potenzialmente contenuti sensibili, come grafica, violenza [sic], nudità, comportamenti sessuali, simboli di odio o altri contenuti sensibili». Oltre a questo si legge che «la portata del tuo account e dei suoi contenuti potrebbe anche essere limitata, come l’esclusione dalle timeline For You e Following, dalle notifiche raccomandate, dalle tendenze e dai risultati di ricerca». Il calo dell’engagement è stato sperimentato sia da coloro che hanno ricevuto questa notifica sia da coloro che non l’hanno (almeno non ancora) ricevuta.

Tra le testimonianze c’è chi indica, in termini di numeri, un engagement calato di 10-20 volte nel giro di appena un paio di giorni per profili con diverse decine di migliaia di follower. Foto in bikini che prima fruttavano «10-100 retweet e 100-1000 like, 10-50 commenti» ora ricevono qualche decina di like. Si tratta di un cambiamento particolarmente evidente che, secondo una delle intervistate, «probabilmente avrà un impatto sui miei guadagni dato che gran parte delle mie entrate sono legate al traffico dalla piattaforma ad altre in cui sono disponibili i miei contenuti».

Un’altra delle testimoni ha riportato come «secondo X analytics le mie impression sono diminuite del 51% negli ultimi 28 giorni, nonostante non ci siano stati cambiamenti significativi nella mia strategia di marketing e di social media». Tutto questo sembra non essere stato frutto di segnalazioni di massa che, se capitano, vengono notificate a chi ne è oggetto. Da parte di X non c’è stata possibilità di avere alcun riscontro in merito a quello che sta succedendo.

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