Il Bundeskriminalamt, con l’aiuto delle forze dell’ordine USA, sequestrano Hydra Market, il maggiore mercato del dark web

La polizia tedesca sequestra il mercato del dark web più grande e longevo. Hydra rappresentava l'80% delle transazioni crittografiche del dark web

06/04/2022 di Martina Maria Mancassola

L’ufficio federale della polizia criminale tedesca, il «Bundeskriminalamt», in collaborazione con le forze dell’ordine statunitensi ha sequestrato Hydra Market, il più grande e longevo mercato del dark web al mondo. Secondo quanto riportato, nel 2021 questo rappresentava circa l’80% di tutte le transazioni di criptovaluta legate al dark web, mentre dal 2015 ha ricevuto circa 5,2 miliardi di dollari in criptovalute. Hydra aveva circa 17 milioni di account utente e 19.000 venditori. Il sequestro di Hydra Market rappresenta, dunque, un punto di svolta nella lotta alla criminalità sul web.

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Sequestro di Hydra Market: la collaborazione di Germania e Stati Uniti permette di chiudere il più grande mercato del dark web

Hydra era un mercato criminale online che permetteva agli utenti – molti dei quali si trovavano in territori di lingua russa -, di acquistare e vendere beni, prodotti e servizi illeciti, tra cui droghe illegali, dati finanziari sottratti senza consenso, documenti di identità fraudolenti, di riciclare denaro ed effettuare servizi di mixaggio, operando in modo anonimo e fuori dalla portata della legge. Le transazioni su Hydra venivano condotte in criptovaluta e gli operatori addebitavano una commissione per ogni transazione condotta nel mercato stesso. Il sequestro di Hydra non è di poco conto, se si pensa che quasi il miliardo di dollari che è entrato in questo mercato nero tra il 2021 e inizio 2022 non era denaro «pulito» ma «sporco», che Hydra stava permettendo di riciclare e scambiare per rubli russi.

Il sequestro dei server Hydra e dei wallet di criptovalute contenenti bitcoin – dal valore di 25 milioni di dollari -, è stato realizzato ieri in Germania dalla Polizia criminale federale tedesca (il Bundeskriminalamt), in coordinamento con le forze dell’ordine statunitensi. Il Procuratore generale Merrick B. Garland del The United States, Deparment of Justice, ha dichiarato che: «il Dipartimento di Giustizia sarà implacabile nei nostri sforzi per ritenere responsabili coloro che violano le nostre leggi, indipendentemente da dove si trovino o da come cerchino di nascondere i loro crimini», aggiungendo che «insieme ai nostri partner delle forze dell’ordine tedesche, abbiamo sequestrato l’infrastruttura del più grande mercato darknet del mondo, ma il nostro lavoro è tutt’altro che finito. Continueremo a lavorare al fianco dei nostri partner internazionali e interagenziali per sconvolgere e smantellare i mercati del darknet e per ritenere responsabili dei loro atti coloro che commettono i loro crimini sul dark web». La vice procuratrice Lisa O. Monaco aggiunge che «il Dipartimento di Giustizia non consentirà ai mercati darknet e alle criptovalute di essere un rifugio sicuro per il riciclaggio di denaro e la vendita di strumenti e servizi di hacking». Il messaggio è chiaro: perseguire i mercati darknet e coloro che li sfruttano.

Tramite un tweet, il Bundeskriminalamt annuncia l’avvenuto sequestro di Hydra: «il mercato illegale #Darknet “Hydra Market” – il @GStA_FFM_ZIT e il #BKA hanno messo in sicurezza e spento l’infrastruttura del server situata in Germania questa mattina. Si ritiene che “Hydra Market” sia il mercato illegale con il fatturato più alto al mondo».

Proprio perché Hydra ha servito principalmente utenti in paesi in lingua russa, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ritenuto di accusare Dmitry Pavlov, residente in Russia, di distribuzione di narcotici e riciclaggio di denaro, per essersi servito dei server Hydra. Pavlov avrebbe anche partecipato al riciclaggio di denaro e al «mixing» di criptovalute che avrebbe impedito inizialmente di individuare l’utilizzo della valuta digitale.

Il Dipartimento del Tesoro ha anche punito Hydra e Garantex, uno scambio crittografico russo, aggiungendoli – insieme a più di 100 indirizzi crittografici -, ad un elenco di «cittadini appositamente designati». Il Bundeskriminalamt ha dichiarato di aver collaborato, nelle indagini su Hydra, con gli Stati Uniti dall’agosto dello scorso anno. Non è la prima volta che le autorità chiudono i maggiori mercati del dark web; sono stati chiusi anche AlphaBay, Silk Road e DarkMarket. Il sequestro di Hydra, purtroppo, non impedirà ad altri siti del dark web di procedere nello stesso modo di Hydra, ma l’aver interrotto le illecite operazioni per un po’ di tempo, potrebbe servire a ricordare che anche i maggiori mercati digitali illeciti, oltre ad essere da condannare, possono dissolversi in poco tempo.

Perché è importante questo sequestro

Perché Hydra non era solo un banale mercato di droghe illegali, ma un sito web oscuro che ha permesso a molti criminali di riciclare o incassare centinaia di milioni di criptovalute rubate. Molti mercati neri della droga basati sulle criptovalute vengono chiusi circa ogni sei mesi ma, purtroppo, ancor di più sono quelli che aprono e si inseriscono nel mercato nero prendendo il posto dei siti sequestrati. In questo caso, però, il sequestro del sito web oscuro in lingua russa Hydra non è un sequestro qualsiasi, perché potrebbe riflettersi negativamente in molti altri contesti: esso interrompe non solo il più grande sistema globale post-sovietico di vendita di droghe di qualsiasi tipo online, ma anche quello del riciclaggio di denaro dagli criminali informatici.

Che non sia un sequestro qualsiasi lo conferma la società di analisi blockchain Elliptic, che riporta come Hydra, dal momento del suo lancio nel 2015, ha facilitato più di 5 miliardi di dollari in transazioni illecite di criptovaluta. La maggior parte di queste erano vendite di droghe illegali, collegate al mercato di riferimento di Hydra degli ex stati sovietici. Ma Hydra ha supportato anche i criminali informatici di altri territori offrendo loro servizi di «miscelazione» – realizzati per riciclare criptovalute e impedirne o, comunque, rendere la loro tracciabilità più difficoltosa -, oltre a fornire illeciti servizi di scambio che permettevano ai clienti di sostituire i proventi crittografici di qualsiasi crimine con rubli russi. La responsabile della ricerca di Elliptic, Jess Symington, ha dichiarato che Hydra: «ha la duplice funzione di essere un mercato della droga e un servizio per i criminali informatici, e in particolare i criminali informatici russi», e dunque il suo sequestro non avrà un impatto solo sulla «semplice comunità della droga», ma costringerà molte persone a riconsiderare come lanciare i loro fondi o incassarli.

Il sequestro di Hydra, allora, pare davvero essere un punto di svolta nell’ambito della prevenzione delle attività criminali online, se si pensa, inoltre, che – come riportato dalla società di tracciamento di criptovalute Chainalysis -, quasi la metà dei 2 miliardi di dollari di transazioni, entrati negli indirizzi di criptovaluta di Hydra nel 2021 e all’inizio del 2022, originavano da fonti illecite o «rischiose», come fondi rubati, mercati del dark web, ransomware, gioco d’azzardo online, truffe e individui e organizzazioni che devono affrontare sanzioni.

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