Silvio Brusaferro dell’ISS dice che la seconda ondata di coronavirus a ottobre «è un dato obiettivo»

29/05/2020 di Redazione

Stando alle parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, la seconda ondata di coronavirus in Italia e nel resto d’Europa non è semplicemente una teoria o una proiezione statistica, ma un vero e proprio «dato obiettivo». Questo significa che le istituzioni competenti alla gestione dell’emergenza coronavirus in questi mesi continuano a ragionare con la proiezione di un nuovo picco di contagi successivo all’estate.

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Seconda ondata a ottobre, per Brusaferro è un dato obiettivo

Nel corso dell’audizione del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità di venerdì 29 maggio alla Camera, che dovrebbe dare indicazioni più complete anche sulla riapertura dei confini regionali dal prossimo 3 giugno, il presidente Brusaferro ha parlato della seconda ondata in termini piuttosto chiari e che, purtroppo, non sono esattamente positivi. «In autunno – ha dichiarato -, Sars-cov-2 si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio. La famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, da punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo».

In ogni caso, resta una forte possibilità di riaprire i confini delle regioni dal prossimo 3 giugno, una giornata che è ancora di più simbolica, perché darà continuità alle norme di sblocco del lockdown e al conseguente abbassamento della soglia d’attenzione sul distanziamento sociale. Proprio da questo punto di vista, Brusaferro ha ricordato: «Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai».

 

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