Come Salvini è riuscito a citare i ‘lager’ per attaccare Lucia Azzolina | VIDEO

Li ha paragonati alla scuola che riprenderà a settembre

20/08/2020 di Enzo Boldi

Ci sono dei limiti che non possono essere superati. E Matteo Salvini dovrebbe conoscerli bene visto che, a giorni alterni, vanta la sua iscrizione all’ordine dei giornalisti. Ma quei paletti del buon senso vengono sacrificati sull’altare della propaganda politica perpetua. L’ultimo inciampo, chiamiamolo così, del leader della Lega è arrivato durante uno dei tanti comizi in Liguria, in cui ha parlato di scuole lager per attaccare Lucia Azzolina.

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Non entriamo nel merito della disputa politica. Lucia Azzolina, nonostante quel che lei stessa pensi pubblicamente di sé, non sembra essere il miglior ministro dell’istruzione in questo delicato momento storico. Sulla scuola sono stati fatti ritardi in vista della ripartenza di settembre e se si arriverà a una riapertura, sarà fatto tutto in fretta e furia. Ma questa è una valutazione politica che tutti sono liberi di fare analizzando i fatti.

Scuole lager, l’ultima perla di Salvini

Ma Salvini va oltre per solleticare il popolo che lo ascolta. Durante un comizio in piazza a Sarzana, in provincia di La Spezia, il leader della Lega ha tirato fuori quell’assurdo paragone delle scuole lager: «L’emergenza c’era ad aprile, quando si sentivano solo girare le ambulanze. Ora gli italiani stanno usando la testa, ma questi tarati vogliono trasformare le scuole in lager, con i banchi con le rotelle». Ma i lager, caro ex ministro dell’Interno, non sono una carta elettorale. Un paragone così sembra essere frutto di una scarsa conoscenza della storia. Non solo dell’Italia, ma del mondo.

Ma sa cosa sono?

Una nota a margine. Se il problema dei lager fossero stati i banchi con le rotelle e le mascherine, la storia sarebbe stata ben diversa. I lager rappresentano una pagina oscura della storia dell’Italia, dell’Europa e del Mondo. Gettare parole a caso per prendersi gli applausi della folla, invece, è puro onanismo politico.

 

(foto e video di copertina: da pagina Facebook di Matteo Salvini)

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