L’ipotesi delle scuole chiuse fino a settembre, ma con l’anno scolastico in salvo

20/03/2020 di Enzo Boldi

Si tratta, per il momento, dell’estrema ratio in un periodo di complessa emergenza sanitaria. Nel corso della sua intervista andata in onda giovedì pomeriggio su SkyTg24, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha detto che non è ancora possibile stabilire una data per la riapertura degli istituti scolastici e la ripresa delle lezioni in sede. Ma il Ministero ha individuato tre eventuali date sul calendario e tra queste ci sarebbe anche l’ipotesi di scuole chiuse fino a settembre.

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L’unica cosa certa, in questo momento, è che le scuole chiuse saranno prorogate dopo il 3 aprile. data di scadenza del primo provvedimento del governo. Entro il 31 marzo (martedì prossimo) il Ministero dell’Istruzione dovrà mettere sul tavolo un calendario con tutte le ipotesi per la ripresa delle lezioni. La prima parla di mercoledì 15 aprile, dopo quelle che dovevano essere le vacanze di Pasqua, ma sembra essere la data meno papabile visto il continuo crescere dell’emergenza. La seconda, invece, parla di inizio maggio (indicativamente lunedì 4). Molti, però, dipenderà dal numero dei contagi che saranno registrati nei prossimi giorni.

L’ipotesi delle scuole chiuse fino a settembre

Una volta raggiunto il picco e il trend inizierà a scendere esponenzialmente, si potrà valutare la possibilità di riaprire entro la data di maggio e portare a compimento l’anno scolastico a inizio giugno. L’ultima ipotesi è quella più estrema, qualora non si sia riusciti a placare la curva dei contagi. Il Ministero dell’Istruzione starebbe pensando anche di portare le scuole chiuse fino a settembre. Insomma, l’anno scolastico in corso si concluderebbe con le lezioni a distanza, senza essere compromesso, per poi ricominciare direttamente con il nuovo anno.

Il problema delle lezioni a distanza

Qui subentra un nuovo problema. Perché secondo i dati raccolti da La Repubblica, oltre il 25% degli studenti avrebbe serie problematiche nel seguire le lezioni sulle piattaforme di e-learning. Al Sud c’è un problema connessioni e lentezza della rete; al Nord ci sono molti comuni (come Brescia e Bergamo) che sono al centro dell’emergenza e sono una zona critica. Si attende, dunque, la riunione del 31 marzo per avere maggiori dettagli.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Lucia Azzolina)

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