Scritta contro l’Anpi: ad Ascoli l’ennesima provocazione fascista
15/06/2020 di Daniele Tempera
Una scritta inequivocabile su un muro, tracciata in piena notte. L’ennesima provocazione di un Paese che fa ancora fatica ad accettare la sua storia e fare i conti con la propria memoria. Accade ad Ascoli, dove la scritta “Anpi cancro” è stata avvistata in pieno centro storico lo scorso 13 giugno.
Un episodio che ha fatto scattare immediatamente la condanna e la nota della sezione Anpi della città marchigiana: «Ancora una volta la nostra Città viene sporcata da un’ignobile e vile scritta apparsa poche ore fa nei pressi della Chiesa dei Frati nelle vicinanze di Via Napoli. Ci teniamo a ricordare a chiunque si sia reso protagonista di questo oltraggio che Ascoli Piceno detiene orgogliosamente la doppia medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, ovvero come Comune e come Provincia. Pertanto chiediamo al Sindaco Fioravanti di intervenire, affinché si attivi come Comune a far ripulire quel muro da quella vile e vergognosa scritta».
Non è purtroppo la prima volta che nella città appaiano provocazioni di matrice fascista.
Ad Ascoli Blocco (#casapound) contesta iniziativa scolastica su Resistenza con presenza Anpi. Gli alleati di Salvini pic.twitter.com/qghNZ4oCvN
— Giacomo Russo Spena (@giakrussospena) November 11, 2015
Mente l’Anpi della Val Vibrata (in provincia di Teramo, al confine con la provincia ascolana) ricorda che la data della provocazione, non è stata probabilmente ideata a caso.
Il 13 giugno è infatti la ricorrenza di stragi di matrice squadrista e nazifascista in provincia di Massa-Carrara, e di Teramo, il giorno prima della sua liberazione. Una “coincidenza” che rende ancora più grave la provocazione e sollecita, ulteriormente, l’intervento delle autorità cittadine.