Scritta contro l’Anpi: ad Ascoli l’ennesima provocazione fascista

Una scritta inequivocabile su un muro, tracciata in piena notte. L’ennesima provocazione di un Paese che fa ancora fatica ad accettare la sua storia e fare i conti con la propria memoria. Accade ad Ascoli, dove la scritta “Anpi cancro” è stata avvistata in pieno centro storico lo scorso 13 giugno.

Un episodio che ha fatto scattare immediatamente la condanna e la nota della sezione Anpi della città marchigiana: «Ancora una volta la nostra Città viene sporcata da un’ignobile e vile scritta apparsa poche ore fa nei pressi della Chiesa dei Frati nelle vicinanze di Via Napoli. Ci teniamo a ricordare a chiunque si sia reso protagonista di questo oltraggio che Ascoli Piceno detiene orgogliosamente la doppia medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, ovvero come Comune e come Provincia. Pertanto chiediamo al Sindaco Fioravanti di intervenire, affinché si attivi come Comune a far ripulire quel muro da quella vile e vergognosa scritta».

Non è purtroppo la prima volta che nella città appaiano provocazioni di matrice fascista.

Mente l’Anpi della Val Vibrata (in provincia di Teramo, al confine con la provincia ascolana) ricorda che la data della provocazione, non è stata probabilmente ideata a caso.

Il 13 giugno è infatti la ricorrenza di stragi di matrice squadrista e nazifascista in provincia di Massa-Carrara, e di Teramo, il giorno prima della sua liberazione. Una “coincidenza” che rende ancora più grave la provocazione e sollecita, ulteriormente, l’intervento delle autorità cittadine.

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