Nave Diciotti, i medici ordinano 17 sbarchi: due casi sospetti di tubercolosi

25/08/2018 di Redazione

Dalla nave Diciotti, la Guardia Costiera continua a inviare richieste al Viminale. Il ministero dell’Interno non risponde. E allora ci pensano i medici a ordinare gli sbarchi dalla nave su cui, dalla tarda serata del 20 agosto, sono bloccati 150 migranti. I sanitari, per una situazione di emergenza, hanno ordinato lo sbarco di 17 persone: si tratta di alcune donne e di cinque eritrei, le cui condizioni di salute sono state indicate come precarie.

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Sbarchi nave Diciotti: i problemi delle 17 persone a bordo

In più, due di queste sedici persone potrebbero aver contratto la tubercolosi. L’emergenza sanitaria, quindi, è decisamente alta e lo sbarco sarebbe l’unico modo per evitare un clamoroso contagio. Inoltre, dalla Guardia Costiera hanno fatto sapere che alcuni dei migranti sarebbero pronti ad affrontare uno sciopero della fame.

E mentre si prepara una grandissima manifestazione sul molo di Catania, al grido #FacciamoliScendere, anche sui social network l’hashtag è diventato di tendenza. In questi minuti, tra l’altro, si muove qualcosa anche dal punto di vista giudiziario. Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha appena terminato la sua audizione dei vertici del Viminale a Roma, nell’ambito dell’inchiesta partita a proposito delle vicende legate alla nave Diciotti. L’audizione è durata in tutto circa tre ore.

Sbarchi nave Diciotti, gli appelli al Viminale

Per lo sbarco dei 17 migranti richiesto dal personale sanitario, ci sarebbe stato anche l’ok del Viminale. L’unica soluzione, per evitare l’insorgere di una epidemia, sembra proprio quella di uno sbarco rapido.

FOTO: ANSA/ORIETTA SCARDINO

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