Cosa c’è da sapere sul sacerdote con il coronavirus che ha spinto l’ambasciata a chiudere San Luigi dei Francesi a Roma

San Luigi dei Francesi è una chiesa molto conosciuta a Roma, punto di riferimento dei transalpini cattolici nella Capitale. Ma è anche una meta turistica di primo piano, visto che al suo interno sono conservati i dipinti di Caravaggio Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e Vocazione di san Matteo. Un sacerdote francese, che ora si trova ricoverato in ospedale a Parigi per coronavirus, è stato proprio all’interno di questa chiesa e l’ambasciata di Francia a Roma ne ha disposto la chiusura per motivi precauzionali dal 1° marzo 2020 e fino a nuovo ordine.

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San Luigi dei francesi chiusa per il coronavirus, le cause

Non ci sono state messe quest’oggi a Roma nemmeno nella chiesa di Sant’Ivo dei Bretoni e le messe in lingua francese nella Capitale sono state celebrate eccezionalmente a San Nicola dei Lorenesi e a Trinità dei Monti.

Ma cosa c’è da sapere sul sacerdote che è transitato per San Luigi dei Francesi a Roma? Senz’altro occorre ricordare che il prete era in Italia per motivi di studio e che sarebbe rientrato in Francia, al termine del suo periodo di studi, in automobile. Nel viaggio, si è fermato per una pausa anche in Lombardia, nei pressi delle aree del focolaio. Quindi non è da escludere l’ipotesi che il sacerdote possa aver contratto il virus in quelle zone.

Il sacerdote aveva terminato il suo periodo di studi in Italia a metà febbraio e, proprio in quei giorni, si sarebbe fermato in Lombardia. Dunque, la chiusura dei luoghi romani frequentati dal curato è davvero di natura prettamente precauzionale, non essendoci alcun legame accertato – al momento – tra il virus contratto dal sacerdote francese e i luoghi della Capitale.

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