San Donato, la telefonata ai carabinieri del giovane eroe: «Non è un film, ci aiuti»

21/03/2019 di Enzo Boldi

Una telefonata che ha salvato la vita sua e quella dei suoi compagni di classe. Il Tg1, nell’edizione delle 13.30 di giovedì, ha mandato in onda l’audio della chiamata fatta dal 14enne ai Carabinieri mentre l’autista Ousseynou Sy stava dirottando il pullman minacciando di morte tutte le persona a bordo. La sua prontezza di riflessi e la sua descrizione accurata di cosa stava accadendo ieri mattina su quel mezzo partito da Crema e diretto a San Donato Milanese, ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire e scongiurare conseguenze più gravi.

«Pronto signore, chiamate le mamme, ci stanno rapendo – dice il bambino al centralino del 112 -. Ci minacciano col coltello». Il carabiniere che ha risposto a questa telefonata ha immediatamente allertato una pattuglia inviata immediatamente sul posto segnalato dal giovane. «Il prof è davanti – prosegue il ragazzo – è in ostaggio». Parole che fanno trasparire – come è giusto che sia – il terrore per quegli attimi concitati, ma la sua freddezza ha consentito alle forze dell’ordine di intervenire il più presto possibile.

La telefonata ai carabinieri del giovane eroe

L’operatore del 112 poi chiede al ragazzo l’identità della persona che li sta tenendo in ostaggio, e il giovane risponde spiegando che l’autista del pullman li sta minacciando con un coltello. E non solo: «Veloce, c’è per terra della benzina, non respiriamo più». Poi gli vengono chieste altre indicazioni, ma il giovane chiede velocità nell’intervento e chiede di avvisare sua mamma, perché nonostante il gesto eroico la paura era tanta.

Non era un film la scena di San Donato

Poi la frase della disperazione: «Non è un film questo, qui possiamo perdere la vita in 50», prima di dare le ultime indicazioni stradali del pullman che ha abbandonato la strada principale per dirigersi verso la campagna. Tratto di strada in cui, all’altezza di San Donato, l’autista concluderà la sua corsa, non prima di aver speronato le auto dei carabinieri e dato fuoco al mezzo con la benzina versata a bordo.

(foto di copertina: dall’account Facebook di Marco Cella)

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