La leghista di Sorrento che dice che Salvini risolve i problemi con la sua taumaturgica presenza

Clara Rolla si era già fatta conoscere in passato perché aveva detto che anche secondo lei i napoletani puzzano. Oggi, si è resa protagonista di un altro intervento appassionato in difesa del capitano Matteo Salvini a Sorrento per uno dei tanti tour elettorali che caratterizzeranno l’estate della politica italiana. Prima di una passeggiata in centro, che ha preceduto la conferenza stampa e l’intervista con Nicola Porro che il leader della Lega ha concesso nella cittadina del Napoletano, Clara Rolla ha introdotto Matteo Salvini con delle parole che «nemmeno la madre osa dire» (parola dello stesso leader della Lega).

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Clara Rolla e Salvini a Sorrento che risolve i problemi con la sua taumaturgica presenza

«Io definisco Matteo Salvini l’uomo della provvidenza» – ha affermato nel suo lunghissimo discorso in cui elogia fino all’inverosimile il leader della Lega che mostra qualche imbarazzo sempre crescente man mano che l’esponente cittadina della Lega va avanti con il suo intervento. Matteo Salvini si schermisce, ma lei imperterrita va avanti.

Il momento migliore, tuttavia, arriva quando Salvini annuncia la sua visita a sorpresa a un grande centro in provincia di Napoli – prima del passaggio a Matera del pomeriggio, alle 18 – in cui sono presenti «moltissimi problemi».

Salvini a Sorrento si scopre taumaturgo

«Ma tu li risolverai» – ha detto Clara Rolla.

Salvini continua a schermirsi: «Non ho ancora il dono di risolvere i problemi con la sola imposizione delle mani». Ma questo aspetto non sembra fermare Clara Rolla che parla della sua capacità di risolvere i problemi con «la sua taumaturgica presenza». Salvini cerca di stemperare («eeeeeaaawh, addirittura taumaturgica»), ma lei insiste: «Io ci credo davvero. Non riesci ancora a guarire, ma quasi».

Una situazione che ricorda da molto vicino un saggio dello storico francese Marc Bloch (I re taumaturghi) che, partendo dalla leggenda in base alla quale i re Merovingi fossero ritenuti in grado di risolvere alcuni problemi di salute semplicemente con il proprio tocco, illustrava i rapporti feudali all’interno delle società medievali. Un rapporto, quello feudale appunto, che si basava sulla convinzione popolare – nata in maniera piuttosto complessa e alimentata dalla propaganda del sovrano – che il re fosse anche un guaritore. Quante analogie, nel corso della storia.

 

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