A Roma la maxi conferenza sovranista, la National Conservatism Conference

Ci sono davvero tutti i “pezzi da 90” del sovranismo europeo. Da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, da Viktor Orban  a Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen e figura di spicco del movimento giovanile del Rassemblement Nationa. A riunirli è l’annuale National Conservatism Conference, che quest’anno si sta svolgendo a Roma al Grand Hotel Plaza di via del Corso.

A Roma la maxi conferenza sovranista, la National Conservatism Conference

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il discorso inaugurale è stato affidato alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha dedicato la giornata a «Giovanni Paolo II e Ronald Reagan» in quanto due dei «grandi uomini della storia» che hanno incarnato «la visione del mondo dei conservatori».

Inizia così la nuova edizione del National Conservatism Conference, che prevede la partecipazione anche di Matteo Salvini. Un incontro internazionale per interrogarsi sul futuro dell’ideale sovranista o, per usare termini meno mainstream, del conservatorismo nazionale che si ispira alla triade “God, Honor, Country” come viene ricordati in più passaggi sul sito ufficiale dell’evento.

L’evento, organizzato dal filosofo israeliano Yoram Hazony autore de Le virtù del nazionalismo, aggira parole come “antieuropeismo” riuscendo a declinare in una maniera più accettabile, riflettendo sulla «libertà delle nazioni» e «l’indipendenza nazionale», «l’autodeterminazione» e la libertà religiosa sotto «le leggi dell’Unione europea»

 

(Credits immagine di copertina: Twitter Giorgia Meloni ن@GiorgiaMeloni)

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