A Roma bruciano le discariche, ma Virginia Raggi esulta: «Multato un altro ‘zozzone’»
25/03/2019 di Enzo Boldi
Nella tarda serata di domenica un rogo ha bruciato un altro impianto di smaltimento rifiuti dell’Ama a Roma. Solo pochi mesi fa l’incendio al Tmb Salario, nella zona nord della Capitale. Ora le fiamme hanno colpito – probabilmente per dolo – l’impianto di Rocca Cencia, nell’area Sud-Est. Ancora da valutare l’impatto ambientale di questo ennesimo disastro, ma l’aria di Roma, in special modo nel quadrante meridionale, era irrespirabile. Un altro grande problema per la città, ma la sindaca ha trovato comunque il modo per esultare sui social: questa mattina è stato multato uno ‘zozzone’.
«Ecco un altro zozzone beccato mentre smaltisce materiale indifferenziato nei cassonetti in zona Romanina, nella periferia est della capitale – scrive fiera Virginia Raggi sulla propria pagina Facebook, allegando un video in cui si vede un uomo gettare di tutto nell’indifferenziata -. Gli agenti del Nucleo Ambientale della Polizia Locale hanno controllato l’interno dei sacchi neri, verificando che erano pieni di scarti di lavorazione edile. L’incivile, infatti, lavorava per una ditta edile: è stato multato con una sanzione di 600 euro per abbandono illecito di rifiuti».
L’incendio dell’impianto di Rocca Cencia
La battaglia della sindaca della capitale è legittima e sacrosanta. Spesso e volentieri, infatti, la prima responsabilità della sporcizia di Roma è proprio dei cittadini che si comportano in maniera non adeguata e civile. Sta di fatto, però, che la situazione dei rifiuti è sempre più insostenibile. La stessa Virginia Raggi ha parlato di casi dolosi, richiamando a un complotto contro la sua giunta che sta facendo piazza pulita per rinnovare l’Ama. E quanto accaduto a Rocca Cencia domenica sera potrebbe portare a un’indagine proprio in questa direzione, come accaduto anche per il Tmb Salario.
Il ministro Costa: «Fa specie che prima prende fuoco l’uno e poi l’altro»
«Siamo in attesa di avere una risposta per capire quando può riprendere a lavorare – ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa parlando dell’incendio all’impianto Ama di Rocca Cencia -. Fa specie che prima prende fuoco l’uno e poi l’altro, ma chi abita in queste terre sa cosa vuol dire quando non si vuol far funzionare il sistema. Vuol dire che dev’esserci una fase investigativa da parte dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine per approfondire questo tema. Ma facciamoli lavorare».