I ribelli del Movimento 5 Stelle saranno sostituiti dai senatori di Fratelli d’Italia?

01/11/2018 di Redazione

Luigi Di Maio, si sa, da qualche settimana ha un problema con i ribelli del Movimento 5 Stelle che non gradiscono il testo del decreto legge sicurezza, tanto caro alla Lega e a Matteo Salvini. In questi giorni in diverse interviste i senatori pentastellati Elena Fattori, Paola Nugnes, Gregorio De Falco e Matteo Mantero hanno ribadito le loro perplessità e minacciato il voto contrario al provvedimento in Aula. Una posizione che potrebbe mettere a rischio la tenuta della maggioranza, visto che a Palazzo Madama, dove la soglia della sicurezza numerica è fissata a quota 161 seggi, i gruppi di M5S e Lega contano complessivamente 167 membri.

La soluzione di Salvini: i senatori di Fdi al posto dei dissidenti del M5S

Di Maio e Salvini pensano dunque ad una soluzione per evitare incidenti. E tra le soluzioni viene presa in considerazione anche l’ipotesi di conquistare i voti dei senatori di Fratelli d’Italia. Stando a quanto raccontato da Repubblica (articolo di retroscena di Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa) sarebbe stato proprio Salvini a suggerire a Di Maio la possibile strategia. Il dl su sicurezza e immigrazione è infatti anche un importante banco di prova anche in vista del provvedimento sulla legittima difesa. E il supporto del partito di Giorgia Meloni al Senato consentirebbe di neutralizzare il dissenso di una pattuglia di una decina di pentastellati. I membri del gruppo Fdi a Palazzo Madama sono 18.

L’ingresso in maggioranza già bocciato da Di Maio

Ovviamente Di Maio è molto prudente alle sue mosse. Salvini aveva già tentato di far entrare Fdi in maggioranza all’inizio dell’esperienza del governo Conte, ma senza successo proprio per il rifiuto del leader di Pomigliano d’Arco. Il malumore nei gruppi M5S è comunque evidente. Come spiega Repubblica, alcuni parlamentari dell’ala del Movimento più lontana dalla Lega, quella che fa riferimento al presidente della Camera Roberto Fico, in questi giorni si sarebbero addirittura rifiutati di andare in tv a difendere le posizioni del governo. L’intenzione di Di Maio è quella di resistere e tirare dritto con eventuali espulsioni dei dissidenti. Con l’apertura a Fdi (e addirittura un ingresso in maggioranza) il Movimento rischierebbe infatti di dividersi ancora di più. Il vicepremier avrebbe anche ammesso che la situazione per il M5S è la più complicata affrontata da due anni a questa parte. «Se cedo con questi, me ne spunteranno sempre di nuovi ad ogni decreto», avrebbe spiegato Di Maio ai suoi.

Nel corso della diretta Facebook in cui ha dato notizia della richiesta di archiviazione della procura di Catania per la vicenda della Nave Diciotti, Salvini ha annunciato che il dl sicurezza arriverà in aula la prossima settimana. «Ieri – ha detto il ministro dell’Interno – battaglia in commissione al Senato, però decreto sicurezza-immigrazione chiuso. Arriva in Aula lunedì e fra martedì e mercoledì è legge: il Senato, toccando ferro, se non ci sono sorprese, dovrebbe approvare. Tutti i provvedimenti a cui abbiamo lavorato in questi quattro mesi diventano legge dello Stato».

(Immagini in copertina da archivio Ansa)

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