Quelli che curano il cancro con il bicarbonato e altre miserabili storie

IL MALE E LA CURA – La cura, sempre secondo l’ex medico romano, sarebbe il bicarbonato di sodio per quasi tutti i tumori, tranne che per i melanomi cutanei, dove sarebbe indicata la tintura di iodio. Spiega Di Grazia:”A questa conclusione l’ex medico sarebbe giunto osservando che il mughetto (infezione provocata dalla candida nel cavo orale) dei bambini viene facilmente risolto con applicazioni di bicarbonato. Simoncini non ha mai sperimentato scientificamente questa teoria. Non esistono studi scientifici che provano che il bicarbonato possa curare un tumore”. Anche se c’è chi potrebbe contestare questa conclusione presentando questo link dell’ISS, dove si dice:

Anche il bicarbonato assunto per bocca potrà rientrare fra le nuove terapie anti-tumorali, utilizzato in Florida dal professor Robert Gatenby del Dipartimento di oncologia integrata al Cancer Center di Tampa.

Ora, a parte che anche ad occhio assumere qualcosa per bocca è diverso dalla puntura (e figuriamoci dal catetere), e quindi anche il più incompetente (ma dotato di spirito critico) tra gli incompetenti avrebbe qualcosa da ridire a prima vista, qualche tempo fa in un articolo di Repubblica che tirava in ballo la questione del bicarbonato venivano citate le parole del dott. Stefano Fais, direttore del reparto farmaci antitumorali del Dipartimento del farmaco dell’Istituto superiore di sanità. Qui abbiamo una bella precisazione delle sue parole:

Come spiegato nella risposta alla precedente domanda il nostro approccio,per quanto possa sembrare simile, ha poco o nulla a che fare con quello di Simoncini. Purtroppo la giornalista di Repubblica ha voluto usare una mia dichiarazione pubblicata su un comunicato ANSA in maniera sensazionalistica e fuorviante. E’ vero che nelle mie dichiarazioni si parla di uno studio clinico che si sta svolgendo presso l’Ospedale di Tampa Florida, che usa il bicarbonato somministrato per bocca e che sembrano esserci risultati interessanti, e che parte di questi risultati sono stati presentati durante il Simposio della International Society for Proton Dynamics in Cancer, ispdc (www.ispdc.net), ma non ho mai e poi mai detto che il bicarbonato potrà sostituire la chemioterapia.
MedBunker: E’ vero che l’ISS sta sperimentando il bicarbonato per curare i tumori?
No.
MedBunker: Quale può essere allora il ruolo del bicarbonato nella cura del cancro?
E’ verosimile che il bicarbonato, se i risultati degli studi clinici americani lo supporteranno, potrebbe rientrare in alcuni protocolli di terapia anti-tumorale.

COME SAN TOMMASO – Ma poniamo il caso che voi siate come San Tommaso, e vogliate vederlo lo stesso all’opera, l’ormai ex dottor Simoncini. A parte l’incidente di percorso della condanna per omicidio colposo, ovviamente. Il medico afferma di aver portato le prove di 35 casi di persone curate con il bicarbonato, e guarite. Diamo di nuovo la parola a Di Grazia, che ha verificato alcune di queste storie, raccontate in video:

In particolare in alcuni video ed in alcune testimonianze presenti sul sito del guaritore romano, ho evidenziato numerose manipolazioni, omissioni, trasformazioni della storia clinica del paziente che fanno sospettare una malafede nella preparazione di queste testimonianze. Alcuni casi dimostrano che il bicarbonato non ha avuto nessun ruolo nella guarigione del paziente, dai referti e dai documenti emergono particolari che parlano di precedenti interventi chirurgici o completa rimozione del tumore e così via. Il bicarbonato è stato fatto alla fine delle cure tradizionali e Simoncini gli ha dato un ruolo che in realtà non ha. I casi giudicati falsi sono quelli dove la storia del paziente è stata totalmente stravolta o manipolata: non c’era più o non c’era mai stato un tumore, i referti parlano di malattie non tumorali, sono state scambiate TAC o lastre o referti istologici o i pazienti erano già guariti prima di sottoporsi alle cure di Simoncini, dei veri e propri falsi costruiti ad arte (da Simoncini o da chi ne ha realizzato i video, questo non posso dirlo).

E ha concluso:

Come si può vedere nei casi analizzati, non si tratta di complicate sottigliezze mediche o risultati dubbiosi, si tratta di vere e proprie falsificazioni, sostituzioni di lastre, referti, piccole furberie video, addirittura immagini modificate con programmi di ritocco immagine, tutti in pratica infantili trucchi da baraccone. Quest’uomo, definito “genio incompreso” o “luminare”, non solo propone una teoria errata (e non la dimostra) ma utilizza banali artifici utili a spiazzare chi non comprende le immagini di una TAC, i termini medici o i referti. Il “trucco” dell’immagine TAC sostituita nel caso del tumore epatico ad esempio, è utilizzato anche in un altro caso, quello di un tumore cerebrale. Per mostrare il “miglioramento” delle lesioni, Simoncini utilizza un’immagine TAC diversa da quella iniziale. In pratica mostra la TAC cerebrale ad un livello differente da quello dove si vedevano le lesioni cerebrali in modo da farle apparire diminuite.

Qui c’è il dettaglio di tutte le analisi.
IL CASO PARTICOLARE – Su questo sito internet John Battista – uno che ha il coraggio e la professionalità di verificare le storie di cui parla, non come certi cazzari di nostra conoscenza che non ci teniamo a presentarvi – ha già analizzato uno di questi casi. Il regista Massimo Mazzucco ha presentato sulla Web-TV Arcoiris il filmato di una propria intervista (telematica) a una certa Lorna che vive a Queensland in Australia, con questo commento: “Questa è un’altra paziente curata di recente da Tullio Simoncini da un tumore alla vescica”. La donna spiega la propria esperienza e il regista mostra alcuni referti medici che avvallerebbero le sue dichiarazioni, tradotte nei sottotitoli: “Nel febbraio 2007 mi hanno diagnosticato un cancro alla vescica… erano cellule cancerose di transizione… ero al terzo stadio di una forma di cancro aggressivo, nel corso dell’anno ho fatto delle cistoscopie trimestrali per tenerlo sotto controllo ma nel giugno 2008 mi è stato diagnosticato un carcinoma “in situ”. L’urologo mi disse che avrei dovuto fare della immunoterapia. Ho deciso di non voler le cure convenzionali, e ho deciso di provare la soluzione di bicarbonato di soda di Simoncini. Ho scoperto Simoncini in Internet. Ho fatto due cicli di tre settimane di bicarbonato di sodio, sotto la guida di Simoncini che mi ha seguito via e-mail per l’intero trattamento. Il 28 novembre sono tornata dall’urologo per una cistoscopia di controllo e la mia vescica è risultata libera da qualunque cancro“.

PIU’ CHIARO DI COSI’ – Le parole della donna, da sole, basterebbero a convincere chiunque a riempire la propria vasca da bagno di bicarbonato e a tuffarcisi dentro almeno tre volte al giorno, per scongiurare il rischio di qualsiasi malattia tumorale. Fortunamente il filmato è stato realizzato da Mazzucco e, alla luce delle precedenti esperienze con le tecniche utilizzate da questo regista, è meglio guardarlo con maggiore attenzione. Scaricate la versione ad alta risoluzione, e andate a leggere cosa c’è scritto nei documenti esibiti da Mazzucco. Ebbene, il primo documento, datato 16 febbraio 2007, non è una diagnosi, ma la relazione di un controllo dopo un vero e proprio intervento denominato TURBT. Il particolare tende a sfuggire, anche perché l’attenzione dello spettatore viene sapientemente sviata verso alcune parole manoscritte al di sopra del testo. La relazione (illeggibile nel filmato a bassa risoluzione) spiega che alla donna è stata praticata la TURBT la settimana precedente e “al momento non necessita di alcun ulteriore trattamento“, limitandosi a consigliare i soliti controlli periodici.

ALLA FACCIA DEL BICARBONATO – La TURBT è un intervento di completa asportazione del tumore, eseguito in modo da impedire che cellule tumorali possano staccarsi e attecchire da qualche altra parte generando metastasi. In altre parole, il tumore è stato rimosso con un convenzionale intervento chirurgico, di cui la donna non parla affatto.

Il bicarbonato non ha fatto sparire proprio nulla perché il tumore era già stato asportato. Il secondo documento si riferisce all’ultimo controllo periodico e si limita a confermare che nessun tumore si è riformato. Insomma, siamo in presenza di una bufala bella e buona, che tradisce i trucchi utilizzati per propagandare l’efficacia di cure alternative pseudo-miracolose. Se il regista non avesse commesso l’errore di voler strafare esibendo quei pezzi di carta, non sarebbe stato così semplice smentire le affermazioni della donna.

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