La corte costituzionale tedesca ha dichiarato legittimo il Quantitative Easing

05/05/2020 di Redazione

Il quantitative easing messo in atto in questi anni dalla Banca Centrale Europea – partito soprattutto dall’iniziativa dell’ex governatore Mario Draghi – è stato dichiarato legittimo dalla corte costituzionale della Germania. Si trattava di una decisione molto attesa e di fortissimo impatto sui mercati finanziari internazionali. Una eventuale bocciatura di una procedura che, fino a questo momento, aveva dato ampio respiro alle economie comunitarie e che sarà ancora molto importante nella gestione della crisi economica post coronavirus, avrebbe dato il colpo definitivo ai mercati finanziari in questa fase delicatissima.

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Quantitative easing, per la corte costituzionale tedesca è legittimo

Attualmente, il valore del Quantitative easing può essere stimato – a livello continentale – in 2.600 miliardi di euro e una eventuale bocciatura costituzionale tedesca di questa misura avrebbe escluso la Germania da questa tipologia di intervento, con un effetto a cascata sui mercati delle altre economie dell’Unione Europea. Insomma, la Bce avrebbe dovuto fare a meno – nel suo programma di intervento – di uno dei suoi maggiori investitori. Una situazione che la banca centrale non si sarebbe di certo potuta permettere, spingendo inevitabilmente per trovare altre soluzioni non così immediate per risollevare le economie degli altri Paesi europei.

Il pronunciamento degli otto giudici di Karlsruhe guidati da Andreas Vosskuhle ha evitato una situazione di imbarazzo: c’è attesa ora per la reazione dei mercati, partiti in maniera molto timida questa mattina, condizionati dal giudizio della corte costituzionale tedesca. Potrebbe essere atteso un effetto rimbalzo nella seconda parte della giornata.

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